Domenica 1 agosto 2021 resterà per sempre nella storia dello sport italiano: Marcell Jacobs è il nuovo re olimpico della gara regina per eccellenza, i 100 metri, mentre Gianmarco Tamberi vince la medaglia d’oro nel salto in alto.
Non servirebbe aggiungere altro per capire la portata storica di tali risultati, e non soltanto perché l’Italia dell’atletica leggera torna sul gradino più alto del podio dopo tredici anni (Alex Schwazer, 2008). Per come sono giunte, le due affermazioni sono senza precedenti e per questo ancor più sensazionali.
Il primo a laurearsi campione olimpico è Gianmarco Tamberi, che cinque anni dopo quel Rio 2016 a cui poté partecipare soltanto da spettatore, riesce a fare la gara della vita non sbagliando nulla fino ai 2.37 e vincendo ex aequo con il qatariota Mutaz Essa Barshim. Le immagini della gioia, delle urla, dei pianti di Gimbo e di tutto il suo staff sono un qualcosa di commovente, qualcosa che stringe il cuore e di cui bisogna solo ringraziare il protagonista per avercele regalate.
Commovente tale successo, straripante quanto fatto da Marcel Lamont Jacobs nella gara regina dei Giochi, quei 100 metri vinti cinque anni fa da un certo Usain Bolt. Il nostro ragazzone di Desenzano succede nell’albo d’oro al più grande velocista di sempre, migliorandosi dalle batterie fino alla fine e chiudendo con uno strabordante 9.80 che vale il nuovo record europeo.
Si diceva che quest’Olimpiade fosse stregata per gli azzurri, tante volte sul podio ma quasi mai vincenti, specialmente in discipline (scherma e tiri) in cui in passato avevamo spesso fatto sfracelli.
Questa giornata cancella tutto e ripaga di ogni delusione. Avere in casa propria il più veloce al mondo e colui che salta più in alto al mondo non ha eguali e anche chi non è appassionato di sport non può rimanere impassibile di fronte a tante emozioni.
Semplicemente, grazie Marcell e grazie Gimbo!