“Sei un’icona dell’Inter, una leggenda del club, una leggenda del calcio mondiale. Tra i giocatori nerazzurri che scenderanno in campo c’è una maglia che tu non vedrai più indossare da nessuno: la numero 4, la tua numero 4. Quattro è per sempre, per sempre tuo. Perché tu e la tua numero 4 sarete per sempre Inter.” Queste le parole che pochi giorni fa il presidente dell’Inter Erik Thohir ha rivolto all’ex capitano nerazzurro Javier Zanetti. Ieri sera, dopo il Match for Expo, la maglia numero 4 dell’argentino è stata ufficialmente ritirata. Era il desiderio di ogni tifoso interista, perché nessun altro giocatore sarà mai degno di indossare quel numero, nessuno sarà mai in grado di onorarlo come ha fatto Zanetti. Javier Zanetti, arrivato in nerazzurro in punta di piedi, è diventato poi il capitano e il simbolo dell’Inter, una bandiera del calcio italiano. Il simbolo dell’umiltà, della passione per il gioco, dell’altruismo, del sacrificio, dell’onore e della generosità.

Ogni tifoso, interista o non, ricorderà Javier per i capelli sempre perfetti, quei capelli che non avevano bisogno di segreti o prodotti speciali ma, come diceva sempre lui, semplicemente di “un po’ d’acqua”. Lo ricorderà per le gambe disumane, che non sentivano mai la fatica, sempre pronte a fare lunghe cavalcate anche al 90′, perché si sa, ad Javier il pallone non glielo levavi nemmeno se glielo bucavi. Lo ricorderà per essere stato espulso due volte solamente in tutta la sua carriera. Lo ricorderà per la correttezza con cui giocava ogni partita, aiutando chiunque fosse in difficoltà, anche un avversario, e per come era pronto a consolare uno sconfitto e a dare la carica ai suoi compagni. Lo ricorderà per essere stato e per essere ancora una delle maggiori bandiere del calcio italiano, una leggenda nerazzurra.
Insomma, quel numero 4, come il 3 di Facchetti, doveva necessariamente essere ritirato, perché il sentimento di Javier Zanetti nei confronti di quei due colori è stato puro e sincero.
“Vi amo veramente, sapete quello che sento e provo per questa maglia. Rimarrete sempre nel mio cuore.” E tu in quello di ogni interista, Javier.