Una notizia passata in secondo piano sta comunque facendo discutere gli ambienti calcistici: secondo quanto riportato da La Repubblica, il dottor Riccardo Agricola ritorna a far parte della Juventus in qualità di direttore sanitario di JMedical, la struttura situata a ridosso dello Stadium nata da una partnership tra la società bianconera e Santa Clara Group, in cui vengono effettuati controlli e cure mediche ai giocatori bianconeri.
Ma ricordate chi è Riccardo Agricola? È l’ex responsabile sanitario coinvolto nel presunto scandalo doping sul finire degli anni Novanta, quello con le accuse mosse da Zdenek Zeman alla squadra allora allenata da Marcello Lippi, quello in cui il pm Raffaele Guariniello fu chiamato ad indagare in merito alla eccessiva somministrazione di farmaci ai giocatori della Vecchia Signora e a valori indubbiamente alti di ematocrito nel sangue che potevano nascondere (ma non fu mai provato) tracce di Epo.
Agricola fu condannato in primo grado ad un anno e dieci mesi nel 2002, poi fu assolto in appello nel 2005. Ma nel terzo grado di giudizio arrivò la prescrizione nel 2007, dunque il processo non fu mai terminato. Oggi è a tutti gli effetti un uomo innocente, dal momento che non ha processi pendenti a suo carico, ma la scelta del club di Andrea Agnelli non fa che alzare un polverone.
L’attuale Presidente bianconero si impegnò a ripulire l’immagine della società dopo Calciopoli eliminando tutte quelle figure coinvolte in quegli anni cupi, ora c’è chi fa l’ingresso dalla porta secondaria proprio per volere di quegli stessi dirigenti, che avrebbero potuto scegliere uno tra i tantissimi specialisti d’eccellenza che la medicina italiana può vantare, ma che hanno preferito puntare – per provocazione o cosa? – sul settantunenne nato a Foggia.