Davanti a un pubblico finalmente caldissimo, l’Olimpia Milano conquista Gara-5 con un perentorio 97-73 e si gode un gioco offensivo spumeggiante, frutto di transizioni veloci e comodi contropiedi, gestiti magistralmente dal play lituano Mantas Kalnietis. L’ex-Zalgiris, infatti, è fondamentale nel primo quarto – quello in cui Milano piazza un parziale di 29-8 al quale Reggio Emilia non riuscirà a replicare – poiché piazza 5 punti e conduce al meglio ogni transizione offensiva derivante dagli errori al tiro degli ospiti (la Reggiana chiude con 2/18 dal campo la prima frazione). Per i milanesi le note positive non si fermano alla prestazione del play lituano, poiché Gentile e Sanders tornano a ruggire e Lafayette si cala nella parte di go-to-guy proprio nel momento in cui Reggio Emilia prova un timido accenno di rimonta grazie alle triple di Aradori; l’ex-Olympiacos realizza due triple consecutive nell’ultimo quarto, grazie alle quali Milano gioca in scioltezza il tempo rimanente e scaccia i fantasmi di blackout mentali che sembravano poter palesarsi anche in questa Gara-5.
Reggio Emilia esce sicuramente ridimensionata da questo quinto atto, ma qualche attenuante c’è. Innanzitutto, Aradori a mezzo servizio – forse non al meglio dal punto di vista fisico – è un bel macigno, mentre i problemi di falli che hanno afflitto i lunghi sono sempre un gran problema per una squadra che, causa rotazioni, è costretta a lasciar fuori Golubovic dalle rotazioni. Polonara conferma il suo difficile rapporto con il Forum d’Assago, sfiorando sì la doppia-doppia grazie a 10 punti e 9 rimbalzi (oltre a 3 stoppate), ma non riesce a regalare prestazioni e giocate decisive come accade invece al PalaBigi (le triple sbagliate, pur con spazio, sono lì a dimostrarlo). Tra gli esterni, invece, alla prestazione in ombra di Kaukenas (2/11 al tiro e -22 di plus/minus per la leggenda lituana) fa da contraltare la capacità di Amedeo Della Valle di scatenarsi dal perimetro e trascinare i compagni a realizzare parziali con cui cercare di rientrare in partita nonostante uno svantaggio iniziale molto importante. Un aspetto da migliorare, in vista del sesto match della Serie, è sicuramente la difesa sugli esterni e le marcature su Kalnietis e Sanders, autentici grimaldelli della cassaforte difensiva della squadra di coach Menetti.
Considerando il punteggio parziale di 3-2 con cui Milano conduce e valutando anche la continuità, potremmo dire che, in caso di successo biancorosso, Mantas Kalnietis meriterebbe il riconoscimento di MVP di queste Finali (QUI LE SUE STATS NELLA FINALE, FINORA), ma la strada verso lo Scudetto è ancora in salita per i milanesi. Il fattore campo, in questa Serie, non è ancora saltato e i reggiani non hanno alcuna intenzione di patire una sconfitta davanti al pubblico amico del PalaBigi – Gara-6 si disputerà domani sera, ma vi sono ancora dubbi sull’orario poiché potrebbe esservi un’anticipazione rispetto alle 20:45 stabilite -, palazzetto in cui Milano non vince da oltre due anni.