Come ogni anno, questa è la settimana delle WTA Finals, il Masters di fine stagione, riservato alle migliori otto. Questa edizione ci riguardava molto da vicino, in quanto era presente per la prima volta anche la nostra Flavia Pennetta, quinta italiana a qualificarsi per il quinto torneo più importante dell’anno, appena sotto i quattro Slam. L’avventura della Pennetta è finita poco fa, con la sconfitta in soli due set contro una grande, grandissima Sharapova, che non si è fatta condizionare dal fatto di esser già qualificata ma ha voluto fare l’en plein, cogliendo la terza vittoria nel girone. Un vero peccato perchè alla brindisina sarebbe bastato vincere un set per passare il turno e diventare la prima azzurra ad accedere alle semifinali delle WTA Finals.

Quello di oggi dovrebbe esser stato non solo l’ultimo match dell’anno ma anche dell’intera carriera di Flavia Pennetta, una carriera davvero eccellente, con undici titoli su tutti ovviamente gli USOpen, conquistati poche settimane fa, e il primato di prima azzurra ad esser entrata nella top ten del ranking WTA (17-08-2009). Ci sentiamo di usare ancora il condizionale perché le pressioni del CONI e forse anche della Federazione sulla Pennetta sono e saranno ancora molto forti, affinché la tennista brindisina possa ripensarci, considerato che l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi a Rio (finora per lei solo un terzo turno in singolare e i quarti nel doppio come migliori risultati) e che potrebbe essere uno dei candidati all’importante ruolo di portabandiera. Inoltre al termine della partita odierna, Flavia ha rifiutato l’omaggio floreale che gli organizzatori del torneo le avevano riservato, sapendo appunto che sarebbe stata la sua ultima partita. Magari è stata semplicemente una scelta dettata dalla rabbia per l’occasione sfumata, o magari no. Noi ovviamente, rispetteremo la scelta di Flavia, qualunque essa sia, ma sarebbe davvero un peccato non vederla più giocare dopo le emozioni che ci ha regalato quest’anno.