Nel 2015, immaginato circa 30 anni fa da Robert Zemeckis in Ritorno al Futuro II, ci sarebbero state le macchine volanti e l’hoverboard, lo skateboard senza rotelle; le sneakers Nike si sarebbero allacciate da sole e i capi d’abbigliamento si sarebbero dovuti asciugare addosso. Tutte queste cose (tranne le sneakers, di cui la Nike nel 2011 ha realmente prodotto un modello replica ma che purtroppo non si allacciano da sole) in realtà non esistono. Eppure una previsione rischia ancora di avverarsi.
Da poco sbarcato nella Hill Valley del 2015, Marty McFly scopre, guardando stupito un holobilboard (un tabellone pubblicitario olografico), che i Chicago Cubs hanno appena vinto le World Series (la finalissima del campionato di baseball), dopo aver sconfitto con un cappotto Miami. Un passante esclama: «Avrei voluto tornare ad inizio stagione e puntare dei soldi sui Cubs», instillando dentro McFly l’idea di acquistare l’almanacco intorno al quale si sviluppa gran parte della trama del film.
I Cubs non vincono il campionato di baseball dal 1908, e al momento questa è la serie negativa più lunga tra le squadre di Mlb. Di cause ce ne sarebbero molte, ma ovviamente quelle più temibili sembrano essere le svariate maledizioni che nel corso degli anni si sono abbattute sulla squadra di Chicago. La prima fu opera di Billie “Goat” Sianis, a cui nel 1945, durante l’ultima finale disputata dai Cubs, fu impedito di accedere allo stadio con la sua amata capretta, a causa dei sgradevoli effluvi provocati da quest’ultima; Sianis per ripicca sentenziò che da allora in poi i Cubs non avrebbero più giocato una finale (e così è stato finora).
Nel 1969 allo Shea Stadium di New York un gatto nero, entrato in campo non si sa bene come, girò per tre volte intorno al battitore dei Cubs, lasciando sbigottita tutta la panchina. Infine nel 2003, durante le Championship Series (chiamiamole semifinali) Steve Bartman, un improvvido tifoso, privò Moises Alou di una presa che avrebbe consentito di eliminare il battitore avversario, avvicinando i Cubs alla fine dell’incontro. Chicago non solo perse quella partita, nella quale era in vantaggio, ma anche la serie, che fu vinta da Miami (vi ricorda qualcosa?), la cui squadra fu introdotta nelle Majors solo nel 1993, ovvero quattro anni dopo l’uscita di Ritorno al Futuro II.
Veniamo ai giorni nostri. Dopo svariate stagioni perdenti e ben sei anni di assenza, i Cubs nel 2015 sono incredibilmente tornati ai playoff. L’hanno fatto dopo una stagione stupenda che li ha visti ottenere il terzo miglior record di tutta l’Mlb, ma che non è bastato per accedere alla post season dalla porta principale, dovendosi accontentare di una wild card, ovvero un incontro di spareggio secco in casa della miglior classificata. Nella circostanza i Cubs sono andati a sfidare i Pittsburgh Pirates, avendone la meglio grazie ad una meravigliosa performance di Jake Arrieta sul monte di lancio. Non contenti sono andati a giocarsi le Division Series (chiamiamole quarti di finale) contro i Saint Louis Cardinals, la squadra più forte d’America (quest’anno ha vinto ben 100 partite in stagione regolare) vincendo la serie 3-1. Adesso sulla loro strada ci sono i New York Mets e al momento le cose non si stanno mettendo affatto bene per i Cubs. Dovessero vincere ancora si spalancherebbero le porte delle World Serie, durante le quali Christopher Llloyd (l’indimenticabile Doc Brown del film) ha già promesso di rivestire i panni del suo personaggio per effettuare il lancio inaugurale della sfida.
In tal caso preparate i fazzoletti perché una lacrima ci potrebbe scappare. Magari non potremo schizzare per le strade aggrappati ad un pick-up, ma possiamo ancora credere che tutto andrà bene e che il futuro si realizzerà così come lo avevamo immaginato.