“Mi devo fermare ancora per non so quanti mesi e c’è la possibilità che questo dolore duri per sempre. Io, però, voglio guarire e mi sento ancora un giocatore, è una promessa che ho fatto a tutti. Proverò in tutte le maniere a tornare a giocare, perché è la cosa che più amo“. Era lo scorso settembre, quando Federico Balzaretti pronunciò queste parole in conferenza stampa, tra l’incredulità e la commozione dei giornalisti presenti. Non si è mai rassegnato a cedere al male che lo perseguita da ormai più di un anno, un problema alla sinfisi pubica, una cartilagine che doveva esserci ma non c’era più.
L’ultima volta che ha arato la fascia sinistra di un campo da calcio è stato in occasione di Roma-Sassuolo, nel novembre del 2013. Partita beffa per la Roma, raggiunta al 94′ da un gol di Berardi, e per lui, che aveva giocato nonostante un dolore che riteneva erroneamente fosse soltanto passeggero. Oggi alle 15 il terzino uscirà dal suo incubo, scendendo in campo con la formazione di Alberto De Rossi, dominatrice del girone C del campionato Primavera, al Campo Testaccio contro il Livorno. Un rapporto complicato, quello con la tifoseria romanista: ritenuto tra i principali responsabili del tracollo della Roma nella stagione di Zeman e Andreazzoli, culminata con la sconfitta in finale di Coppa Italia con la Lazio, Balzaretti si era poi conquistato l’affetto eterno degli appassionati giallorossi segnando proprio nel derby successivo, vinto 2-0, il suo primo e finora unico gol per la società di piazzale Dino Viola.
A Garcia, che negli ultimi giorni ha potuto festeggiare anche la ripresa degli allenamenti da parte di Leandro Castan, il ritorno al calcio giocato dell’ex terzino del Palermo potrebbe garantire davvero una freccia in più all’arco delle fasce difensive, probabilmente l’unico vero reparto incompleto nella rosa a sua disposizione. Per il calcio, invece, una bella favola: quella di Balzaretti, il cigno che non si è arreso e ora può finalmente tornare a volare.