Atef Abu Bilal ha avuto una squalifica record di 99 anni. Ma solo perché il software che doveva assegnare la maxi squalifica non ne prevedeva una maggiore. Il difensore, classe 1984, aveva una doppia identità calcistica. Era tesserato in Israele, per lo Segev Shalom, una squadra di quinta serie, e contemporaneamente giocava anche nel campionato palestinese.
Il calciatore, anche nazionale palestinese, con la quale ha esordito nel 2010 contro il Sudan, era riuscito per diversi mesi a nascondere questa doppia attività, ma è stato scoperto dalla Federazione Israeliana negli ultimi giorni. Non l’ha presa bene la Federcalcio israeliana che ha squalificato il calciatore quindi per 99 anni. Avendo 30 anni Atef potrà tornare a giocare a 129 anni, ed il tutto equivale quindi ad una squalifica perenne. O quasi.
Una storia particolare acuita anche dalle continue guerre tra Israele e Palestina, e da una tensione internazionale mai realmente allentata. Una storia che trascende i confini del calcio e viene intesa come uno sgarbo ad una nazione che non ha mai accettato la convivenza con lo stato palestinese. E immaginate che succederebbe in una partita di calcio?