Dieci sconfitte consecutive e una trasferta in casa della prima in classifica. Non è bastato questo a scoraggiare Franz Rizzi, l’unico tifoso del Pordenone presente a Novara nello scorso week end per il testa coda del campionato di Lega Pro Girone A.
“Mi era già capitato di essere da solo al seguito del Pordenone. Io amo questa squadra, e la seguirò sempre. Anche quando, come quest’anno, va male”. Ci racconta l’unico tifoso neroverde presente al Piola di Novara, dove qualche anno fa cadde addirittura l’Inter. Una storia di passione: il bello del calcio. Franz è spesso da solo a seguire il Pordenone: “Mi era già capitato quest’anno ad Alessandria e Arezzo”.
E ha seguito la partita tra i tifosi del Novara, e nonostante un freddo boia a torso nudo. E l’intero stadio lo ha applaudito quando Manu Passarani, lo speaker dello stadio, lo ha salutato a fine partita. Un gesto che ha suscitato il calore di tutto il pubblico, che come spiega Franz “già dall’inizio avevano dimostrato il loro grande cuore sportivo. Ed ho voluto seguire la partita tra di loro per questo motivo”. Passarani, lo speaker, ci spiega il perché ha voluto tributare con un applauso del Piola il tifoso neroverde: “Nel prepartita ho saputo che questo tifoso sarebbe stato da solo, e va sempre in trasferta a seguire il PN. L’idea era che se fosse stato da solo nella sua curva l’avrei fatto salutare dallo stadio ad inizio partita. L’ho individuato solo nel secondo tempo e allora, al fischio finale, ho chiesto a tutto il pubblico di fargli un grande applauso, perché oltre alla distanza, oltre alla loro classifica, si è visto la partita insieme ai tifosi del Novara!”.
Un gesto poco consueto nel mondo del calcio: “Questo è stato possibile perché faccio lo speaker anche per la Serie A1 femminile di volley, dove l’ambiente ed il fair play sono cose reale, e quindi riesco a pensare fuori dagli schemi e a fare un po’ di testa mia, perché nel calcio anche un semplice speaker non può pisciare fuori dal vaso, non può dire cose che non siano quelle istituzionali. Infatti non so in quale altro stadio lo farebbero”. E scherza Manu, quando parla di autocelebrazione. Ma probabilmente gesti del genere potevano capitare solo a chi viene dalla pallavolo.
Almeno finché questo nel calcio non sarà la realtà, orgogliosamente raccontiamo una storia bella. E la risposta di Franz, quando gli chiediamo se seguirà ancora la propria squadra da solo nonostante le sconfitte: “Sì, e dopo l’altro giorno porterò ancora più passione convinto che lo sport non è quel covo di violenti che i media vorrebbero far credere”. Applausi.