La prima volta non si scorda mai. Lo sa bene Gianluigi Quinzi, predestinato del tennis azzurro da juniores, il quale, però, per vari motivi ha finora mancato le attese nel circuito maggiore. Al Masters 250 di Marrakech, in Marocco, è finalmente arrivata la prima vittoria assoluta in un torneo ATP.
Il ventunenne marchigiano, che staziona attorno alla trecentesima posizione del ranking mondiale, ha superato il round delle qualificazioni dell’appuntamento nordafricano e si è presentato per il suo primo turno nel main draw contro il francese Paul-Henri-Mathieu, attuale numero 115, ma in passato spesso nella top 50. Dopo quasi due ore di gioco, il tennista azzurro ce l’ha fatta: è finita per 76 63 e ha così potuto festeggiare il suo primo successo.
Nato nel 1996 a Cittadella, Quinzi viene notato sin da piccolo dal talent-scout Nick Bollettieri, che gli offre un posto nella sua accademia. Partecipa al Little Mo in Florida, torneo under-10, e lo vince, entrando in un albo d’oro che vanta nomi come Serena Williams e Andy Roddick. Cresce e nel 2012 conquista il Trofeo Bonfiglio a Milano e nello stesso anno dapprima raggiunge le semifinali di Wimbledon, poi porta l’Italia alla vittoria nella Coppa Davis junior battendo in finale Tanasi Kokkinakis dell’Australia.
Nel 2013 raggiunge la prima posizione del ranking junior e legittima il trono trionfando a Wimbledon (secondo italiano a riuscirci dopo Diego Nargiso nel 1987). Una carriera prodigiosa da ragazzino, ma una volta approdato nel circuito maggiore, l’Atp, qualcosa non va e non riesce mai ad avere la meglio su alcuno. Invece, nella sua parallela attività nei tornei minori, quelli ITF necessari per ottenere punti in grado di regalare i pass per gli appuntamenti maggiori, alza il trofeo per nove volte, l’ultima delle quali lo scorso novembre a Oslo.
Dopo un paio d’anni di appannamento, sembra stia finalmente trovando la quadratura del cerchio. Ha 21 anni e ha ancora tutta la strada spianata.