Per primo lo ha detto Benitez: per vincere bisogna stare “spalla a spalla, tutti insieme”. Lo hanno scritto poi, su Twitter, i giocatori. Ora è il momento dei tifosi chiamati a sostenere la squadra e a mettere da parte la deludente estate azzurra (dall’eliminazione in Champions al mancato “colpo di mercato”) per far sì che questo possa essere, finalmente, l’anno buono.

Marco e Fabiano hanno trasformato questo spirito in musica, immagini e parole, interpretando la passione del tifoso azzurro che anche tra mille difficoltà continua, sempre, ad amare questa maglia, nella buona e nella cattiva sorte. Una vera e propria dichiarazione d’amore ed un’iniezione di positività necessaria oggi più che mai.

Il risultato è “L’anno buono”, un rap intelligente sulle note di “Nu Juorno Buono” di Rocco Hunt (premiato a Sanremo 2014 per la sezione Nuove Proposte). Una canzone fatta da tifosi non solo per i tifosi ma per tutti gli eterni innamorati del Napoli.
Il testo, ricco di spunti e riferimenti arguti, si augura il trionfo della squadra, sdrammatizzando un argomento che talvolta viene affrontato con toni troppo seri.

Il videoclip che lo accompagna e lo completa – diretto dal giovane regista Luca Grafner e prodotto dalla neonata Baobab Officine – racconta il “viaggio” di un sogno condiviso: un desiderio espresso da una bambina che, di mano in mano, attraversa la città ed arriva al San Paolo. Un messaggio che la città intera spedisce dritto al cuore dei giocatori azzurri.

E il messaggio è chiaro fin da subito. Non è il singolo tifoso, ma un’intera città, un’intera regione, un intero popolo che tifa Napoli e vede nella conquista dello scudetto un grande riscatto per una parte d’Italia troppo spesso bistrattata.