Chievo-Milan si è conclusa a reti inviolate. Oltre ad una classifica ancora deficitaria, a tenere banco tra i rossoneri nel post-partita è la sterilità del reparto offensivo, per cui Inzaghi sembra non riuscire a trovare dei rimedi. Menez appare ancora poco lucido e all’orizzonte si intravedono nubi sul rendimento del nuovo arrivato Mattia Destro.
Anche stasera l’ex giallorosso non è riuscito a trovare la rete, complice una retroguardia gialloblù attenta a non concedere il minimo spazio. Seppur sia ancora presto per dare l‘allarme, gli inizi di Destro al Milan non sembrano poi tanto incoraggianti. Sia perché Destro a Milano è arrivato dopo una prima parte di stagione alla Roma non proprio esaltante, sia perché la squadra nonostante la fama di goleador del tecnico sembra aver perso la fantasia necessaria in fase di costruzione. L’unico a girare più del previsto è Giacomo Bonaventura, che tuttavia deve fare i conti con l’incapacità degli attaccanti rossoneri di concretizzare in gol le occasioni da lui create.
Ed in molti temono possa ripetersi il caso Fernando Torres. L’attaccante italiano così come lo spagnolo, ora all’Atletico Madrid, è arrivato a Milano sulle ali dell’entusiasmo dei tifosi rossoneri, che in entrambe le occasioni credevano di aver ritrovato un bomber che al Milan manca proprio dai tempi di Inzaghi. Ad oggi le statistiche dicono il contrario, ma a far rabbrividire spaventosamente i rossoneri potrebbe essere una inquietante analogia tra Destro e il Torres che al Milan lo ha preceduto. Entrambi infatti sono andati a segno contro l’Empoli ed in entrambe le occasioni la sfida è terminata in parità. Nel primo caso il gol contro i toscani si è rivelato l’unico della breve permanenza nel capoluogo milanese e un po’ tutti sperano che questo tabù non si ripeta con l’attaccante ascolano. Ovviamente non si può pensare che un attaccante non trovi la rete per colpa di una coincidenza così banale, tuttavia visti i tempi che corrono al Milan non si può certo stare tranquilli. All’italiano il compito di smentire i freddi numeri.
A complicare la convivenza tra Destro e rossoneri ci sta pensando in queste ultime settimane anche Giampaolo Pazzini, che dopo il gol contro il Cesena nella scorsa giornata, sembra aver ripreso quota nelle gerarchie milaniste dopo una prima parte di stagione passata nel dimenticatoio. Ma le qualità di Destro sono note a tutti, ad Inzaghi spetta il compito di metterlo a suo agio nello scacchiere rossonero creando il giusto feeling con il compagno di squadra Menez, spazzando via le critiche di chi lo considera non in grado di trasmettere la sua verve offensiva alla squadra.