L’Italia è un Paese strano. Si mangia bene, si fa polemica sul 25 aprile, ci si inalbera quando qualcuno commenta in maniera sarcastica il nuovo spot “Pittarosso” e tanto altro ancora. Tutti fatti che in una Nazione ci possono, in parte, susseguire, ma quando si tratta di avvenimenti seri, bisognerebbe almeno sedersi attorno a un tavolino, con quattro sedie e uno spritz analcolico per trovare una soluzione. La Lega Pro rappresenta, come tutti ben sapete, la terza serie del calcio professionistico italiano. Fino a questo momento, la suddetta categoria si è divisa in Prima e Seconda divisione, con due gironi, A e B.

Dall’anno prossimo, però, la vecchia Serie C cambierà pelle per la riforma dei campionati. In parole povere, si vedranno tre gironi da 20 squadre raggruppate in un unico torneo. Una sorta di ritorno al passato, quindi, quando le partite di calcio si giocavano nel pomeriggio e si ascoltavano alla radiolina. Tutto questo, tuttavia, avverrà dopo il mese di giugno, il tempo necessario per far disputare i play-off dei rispettivi gironi che dovranno determinare la promozione in B delle formazioni impegnate in questi spareggi. Proprio su questo argomento, il numero uno della Lega Pro Mario Macalli, al programma “Ottogol”, ha ammesso l’errore relativo alle regole che verranno adottate negli scontri decisivi in Prima divisione.

Mario Macalli, presidente Lega Pro dubbioso sulle regole dei play-off
Mario Macalli, presidente Lega Pro dubbioso sulle regole dei play-off

«Quest’anno abbiamo sbagliato il regolamento. La seconda in classifica –dice- che affronterà la nona non dovrebbe ricorrere ai calci di rigore, ma passare direttamente il turno. Bisognava riconoscere un vantaggio a chi in campionato ha avuto un piazzamento di gran lunga superiore e non azzerare tutto». Una confessione importante, che stona, comunque, con le dichiarazioni di Francesco Ghirelli, Direttore Generale della Lega Pro, chiaro nel dire, a “Leccezionale”, il suo pensiero. «Noi ci siamo attenuti al regolamento e all’art. 49 delle NOIF che determina nel caso di parità, tra due squadre in un confronto diretto, le modalità di risoluzione della sfida. È chiaro che lui voleva dire che tra il secondo e il nono c’è un dato distante dalla realtà e il passaggio del turno della nona ai danni della seconda non rifletterebbe il dato sportivo evidenziato dal campionato. Ripeto, però, che non potevamo fare altrimenti, abbiamo soltanto seguito la regola».

Un momento della vergognosa parentesi di Salernitana-Nocerina (LaPresse)
Un momento della vergognosa parentesi di Salernitana-Nocerina (LaPresse)

Una preoccupante mancanza di chiarezza da parte dei vertici della Lega Pro, ormai diventata terreno fertile per storie che con il calcio giocato c’entrano come il sale sulla colomba pasquale. Le mancate retrocessioni nel campionato di Prima divisione, il “caso Nocerina”, i tanti punti di penalizzazione alle squadre non in regola, le dichiarazioni al veleno di qualche dirigente dubbioso della regolarità dei tornei, sono solo alcuni fatti “salienti” che hanno provocato un crescente disinteresse per le tante partite disputate in questa stagione. Ascoltando le affermazioni dei due vertici della Lega Pro, l’interrogativo è automatico. Per quale motivo ci sono pensieri differenti sulle regole dei play-off? Macalli, dei presunti sbagli, perchè se n’é accorto solo adesso? Come sempre la risposta sta nella mancanza di chiarezza, in un nuovo pastrocchio tutto tricolore.