Caro José,
sei anni fa ti sei presentato dicendo “non sono un pirla”. Ora i pirla siamo noi, i tifosi nerazzurri, che dobbiamo sopportare Walter Mazzarri sulla panchina interista. Ti lamenti tanto del fatto che i tifosi dei Blues non danno il giusto supporto ai loro giocatori che, dunque, non riescono ad assumere un atteggiamento aggressivo in campo. Hai detto che in casa sembra quasi di giocare in un stadio vuoto. José, torna a Milano. Ti ricordi che calore? Ti ricordi le coreografie sugli spalti e l’amore per la squadra? Ti ricordi San Siro pieno, i cori cantati a squarciagola, le trasferte con migliaia di spettatori nerazzurri? Ti ricordi il nostro “José Mourinho lalalalala“? E il famosissimo “zeru tituli” che mandava in bestia gli allenatori avversari, ma che era diventato un motto per gli interisti?
Quell’aria presuntuosa, il capello brizzolato che faceva impazzire le donne, il tuo prendere appunti in panchina. Quanto mi mancano questi piccoli dettagli. Ma ti ricordi quella formazione imbattibile? Perché io lo so ancora a memoria quel 4-2-3-1. Julione in porta non lasciava passare nulla, davanti a lui il muro Samuel e il ministro della difesa Lucio, a centrocampo il cecchino Sneijder, Stankovic che segnava da 30 metri, Capitan Zanetti coi capelli sempre perfetti, El Cuchu Cambiasso che dirigeva il gioco, il leone Eto’o che si sacrificava per la squadra e, davanti a tutti, colui che non sbagliava una mossa, colui col piede magico, colui che ci ha regalato le migliori vittorie, il Principe del Bernal Diego Alberto Milito.
Ma ti ricordi di Barcellona? Il teatrino di Busquets che ci ha lasciati a combattere in 10 uomini! La sconfitta più bella del secolo, dopo aver avuto il batticuore per 90 interminabili minuti! E quella notte magica del 22 Maggio? Ah, José, come ci hai portato in alto, per poi lasciarci piangendo. L’Inter non è più la stessa da 4 anni a questa parte. Quel feeling che i tifosi avevano costruito con te, non sono riusciti a ritrovarlo con nessun altro allenatore. José, ti prego, ritorna. Ritorna dalla squadra che ti ha tanto amato, ritorna dalla società che ha sempre avuto fiducia in te, ritorna dai soli tifosi che abbiano pianto per il tuo addio. Ritorna e riportaci in alto, dove meritiamo di competere. Riportaci a essere lo squadrone temuto da tutti, riportaci a piangere di gioia e a tornare a casa dalle partite senza voce. Riportaci la voglia di sostenere l’Inter con tutto il cuore.
Ti ricordi? All’inizio Milano era nerazzurra, dopo di che anche l’Italia, poi l’Europa ed infine abbiamo dipinto con quei colori addirittura il mondo. Ora Milano ha perso l’azzurro, è colorata solo di nero. Quel nero che sa di delusione, di sconfitta, di tanti soldi e poco sentimento. José, torna da chi ti ha amato e continua a farlo incondizionatamente.
Una tifosa interista.