Trentacinque anni, laureato in economia, manager di un’azienda. E scommettitore professionista. È colui il quale ci ha aperto un mondo, quello del betting exchange. Ed una premessa, importante: “Vorrei rendere nota la mia identità, ma per una serie di problemi preferisco non farlo. Ma mi piacerebbe”. E una breve storia, simile a tante altre: “Mi piaceva scommettere, sin da quando ero ragazzino. Giocavo la mia scommessa, normale. Ma perdevo, di solito (sorride, ndr). Poi ho scoperto il betting exchange e ho capito come fare a guadagnare grazie alle scommesse”.

Ecco, come guadagnare con le scommesse sportive. Il dilemma a cui più o meno tutti gli appassionati di scommesse hanno provato a rispondere: “Si basa sul mondo sportivo, ma assomiglia al mondo della finanza. Si tratta di vincere prima ancora che un evento avviene. Non si parla di Totonero o di cose del genere, parliamo di un’attività che è fuori da scandali e cose varie. Sono un professionista del settore, ma non sono mai entrato in giri loschi o cose del genere. Ma faccio i soldi con il mondo delle scommesse, in modo professionale”.

La domanda più naturale è: “Come?”. Ma il senso sarebbe: “Cos’è il betting exchange?”. E lui, senza disponibile e col sorriso, lo spiega come se fosse una cosa semplice: “Esiste dal 1995, è un mondo nato nella società inglese, ma in Italia è un po’ diversa. Sono gli stessi principi della finanza: c’è una domanda e un’offerta. Assomiglia al trading finanziario. Si possono comprare e vendere le quote, e guadagnare sui margini, magari anche il 2-3 % della quota acquistata. Hai la possibilità di comprare e vendere le quote di qualsiasi evento, sia sul mondo dello sport che sul gossip o altro. Il giocatore fa non solo da persona che vuole indovinare ma anche da banco. Ci sono delle commissioni ed è tutto regolamentato”. Ma non finisce qui: “Ci sono delle combinazioni tali per cui si riescono a sfruttare metodi di guadagni sicuro, prima o dopo la partita”.

Detto così ti fa venire gli occhi a forma di dollaro, un po’ come accadeva a Zio Paperone nei fumetti. È sicuro di quello che dice, sta dicendo la verità. La sta solo facendo sembrare troppo semplice, ma è davvero come dice lui. È impossibile non credergli. E allora viene da domandarsi come si fa ad intraprendere un viaggio nel betting exchange: Non è accessibile a tutti. L’Italia ha negato la possibilità ai cittadini italiani di poter partecipare a questo tipo di gioco, per motivi culturali. E per le solite lobby nel mondo della finanza, infatti le scommesse in Italia sono ancora a livelli dilettantistici. Anche se il gioco d’azzardo è il secondo introito per lo Stato italiano. L’Italia ha un sistema basato solo su liquidità italiana, ma è un mezzo fallimento perché a livello mondiale c’è una liquidità molto più ampia. Non ha ancora preso piede in Italia, e si può fare su pochissime partite, mentre nel mondo ci sono migliaia di eventi e di conseguenza possibilità di guadagno. L’Italia ha censurato questo mondo, che peraltro è legale solo da Aprile scorso”.

Andando avanti a chiacchierare, alla scoperta di un mondo particolare quanto affascinante sembra di essere sempre più lontani dal mondo delle scommesse. E ci conferma la sensazione: La filosofia è quella di guadagnare comunque vada la partita. Si può anche giocare su un esito, ma lo scopo non è quello. Un guadagno a prescindere. In termini tecnici si chiama sure bet, scommessa sicura. Bisogna analizzare le quote e come e quando possono variare. C’è una serie di metodologie che magari sembrano complicate ma per uno che ci è dentro non sono difficili. Ho visto nascere questa attività e oggi sono tra i migliori al mondo. Il 10% dei professionisti sono italiani, ma sono ufficialmente residenti all’estero. Anche io sono residente all’estero (ride, ndr)”.

E le partite truccate? “A volte qualcuno viene a saperle, ma spesso si tratta di partite thailandesi o cose del genere. Si vede dal fatto che viene puntato tanto su quelle gare, ma non riguarda il nostro mondo. Magari può servire ad analizzare il saliscendi di alcune quote, ma nulla di più”.

La chiusura è rassicurante, ma riassume il senso dell’intervista-inchiesta. Ce lo spiega con facilità, ed è tutto qui: sembra facile, e magari lo è davvero, ma bisogna entrarci. “Se una persona è mediamente intelligente è un sistema tremendo. Ti permette, grazie a bonus collegati tra loro, di farti un secondo o un terzo stipendio in questa maniera. Io faccio altro nella vita, ma la maggiore fonte di guadagno viene da questo mondo. Alcuni mi guardano come se fossi un bandito, uno scommettitore accanito, invece il mio è un principio opposto: il guadagno sicuro. È difficile dire in giro che di lavoro fai lo scommettitore. Hai grossi guadagni, ma anche una vita impegnata. A volte passi la serata o la notte ad analizzare quote e live, ormai lo sport nel mondo gioca ad ogni ora. In questo momento di crisi il betting exchange può salvare tante persone, però è un mondo di magia”. E lui, a suo modo, è un mago.

Felici di averlo conosciuto.