Claudio Lotito, presidente della Lazio

Eravamo rimasti al k-way indossato, sul terreno di gioco del “San Nicola” di Bari, durante l’allenamento sotto la pioggia che l’Italia stava sostenendo in preparazione alla gara amichevole contro l’Olanda. Un episodio che generò molte polemiche perché la persona con addosso il giubbetto della Nazionale azzurra era Claudio Lotito. Consigliere federale, ma anche numero uno della Lazio che, da quando è iniziata l’era Conte sulla panchina tricolore, non fa altro che presenziare a ogni minimo avvenimento di Buffon e compagni. Non ci sarebbe nessuno scandalo se l’uomo in questione fosse un dirigente di calcio senza possedere due squadre (l’altra è la Salernitana ndr), ma i fatti parlano chiaro e Lotito, col modo di fare, ha provocato uno scossone all’interno dello spogliatoio dell’Italia.

Stando a indiscrezioni, infatti, parrebbe che i calciatori siano infuriati per la presenza del patron laziale nel ritiro e negli spogliatoi azzurri, con Daniele De Rossi particolarmente infastidito da tutto questo. Ma c’è di più. Un elemento della squadra italiana avrebbe anche affermato “Ma Lotito che ci fa qui? È dappertutto”. Un clima surreale, dunque, per Antonio Conte e il resto della truppa, desiderosa di concentrarsi al meglio in vista della gara in Norvegia, valevole per le qualificazioni a Euro 2016.

Non si è fatta attendere, comunque, la risposta di Claudio Lotito che, sulle colonne de “Il Messaggero” attacca: “Posso fare tutto ciò che ho fatto fino a questo momento perchè sono un consigliere federale. Conte mi dice sempre che sono una forza della natura. Paragone con Moggi? Lui era solo un dirigente, io no. La sua presenza era fuori luogo”. Fatto sta che il neo numero uno della Figc Carlo Tavecchio, piaccia o non piaccia, avrà una bella gatta da pelare e siamo sicuri che la questione si risolverà in una bolla di sapone? Chissà…