Luca Vanni

Una storia tanto bella quanto incredibile. Una di quelle che solo lo sport può regalarci. Luca Vanni, tennista di Arezzo che compirà 30 anni a giugno, ci insegna che niente è impossibile e che la vita, quando meno te lo aspetti, è sempre pronta a regalarti un’occasione di riscatto.

Ma andiamo con ordine. Dopo un grave infortunio subito al ginocchio nel 2005, la carriera di questo gigante italiano di 1 metro e 98 sembra destinata all’anonimato. Rientra un anno più tardi, ma non riesce ad emergere dalla giungla delle competizioni Future e Challenger, l’anticamera dei tornei Atp. Nel 2013 un nuovo problema al ginocchio lo costringe ad operarsi, le sue velleità di risalire in classifica (mai oltre il 650° posto) sembrano definitivamente spegnersi. Ma Luca Vanni non è tipo che molla facilmente: torna ad allenarsi con Thomas Fabbiano sotto la guida del coach Fabio Gorietti, e riprende imperterrito a macinare tornei minori. Fino a luglio 2014, quando Vanni riesce a raggiungere la finale del Challenger di Kaohsiung a Taiwan ed entra nei primi 200 del ranking.

A questo punto scatta qualcosa nella testa del ragazzone aretino, che accresce sensibilmente la propria autostima e capisce che, continuando a lavorare duramente, si possono raggiungere quei risultati che sino ad allora aveva solo potuto immaginare. Riuscendo a sovvertire un destino che sembrava già scritto. Appena 7 giorni fa Luca Vanni, senza aver mai vinto mai neanche un incontro nel circuito Atp, entra nel tabellone principale del Brasil Open, torneo Atp 250 con un montepremi di oltre 500mila dollari che si disputa a San Paolo in Brasile. Quello che accade nei giorni seguenti è degno del film “Una Settimana da Dio”, perchè Lucone non solo riesce a vincere il primo match Atp della sua vita ma addirittura accede alla finale. Con la possibilità, alla soglia dei 30 anni, di entrare nei primi 100 della classifica.

Qualunque sia l’epilogo di questa autentica favola sportiva, complimenti e grazie a Luca Vanni. Per averci insegnato che non bisogna mai mollare di fronte alle avversità, e che non è mai troppo tardi per inseguire e realizzare i propri sogni.