Nella foto, Ochoa stoppa Thiago Silva durante il Mondiale brasiliano

Sono più di una cinquantina, somigliano all’operaio di turno che attende il posto di lavoro, anche se, con le dovute proporzioni, i calciatori potrebbero vivere di rendita per le prossime 45 generazioni. Ce ne sono di tutti i tipi, dai portieri protagonisti dell’ultimo Mondiale, al difensore di turno, che potrebbe far comodo anche alle grandi squadre. Poi, a centrocampo e in avanti, le lodi si sprecano, con elementi ancora alla ricerca di una squadra, tra l’incredulità degli addetti ai lavori. “Signori e siore”, benvenuti nel mondo degli svincolati.

Gente come Samuel Eto’o, tanto per citarne uno, è il caso più eclatante di un calciomercato pazzo che sta regalando notizie improbabili causa mancanza di liquidità, soprattutto in Italia, nazione nella quale i prestiti, onerosi e non, la fanno da padrone. La lunga lista comprende: Hugo Almeida, Babangida, Bariti, Baros, Boumsong, Braafheid, Cacau, Cacia, Calil, Cambiasso, Castellazzi, Castellini, Ricardo Costa, D’Agostino, De Vezze, Delvecchio, Diarra, Digao, Dossena, Eliakwu, Eto’o, Giacomazzi, Grillo, Kharja, Karagounis, Kerlon, Koman, Kyrgiakos, Lanzafame, Llama, Lugano, Malonga, Mariga, Mastronunzio, Matheu, Mudingayi, Natali, Ochoa, Peralta, Do Prado, Radosavljević, Réveillère, Riise, Rinaudo, Rincon, Rocchi, Rubin, Samaras, Victor Valdes, Valentini, Van Buyten, Vergassola e Zokora.

Un 4-3-3 composto dai seguenti undici: Ochoa; Reveillere,Van Buyten, Lugano, Riise; Rubin, Cambiasso, Karagounis; Samaras, Eto’o, Hugo Almeida, non sarebbe male. Il nome che colpisce, oltre al già citato Eto’o e all’ex Barcellona Valdes, è quello di Ochoa, portiere superstar dei Mondiali con il Messico, ancora libero e in attesa di difendere una porta.