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Al Mutua Madrid Open, secondo Master su terra, abbiamo anche il secondo finalista che, come da pronostico, è Djokovic. Il serbo ha battuto in soli due set Nishikori, pur rischiando un po’ nel secondo, vinto soltanto al tie break. Come spesso accade, il numero uno si è dimostrato bravo a ritrovar la lucidità, così da evitare un pericoloso terzo set. Nonostante la sconfitta, il giapponese ha disputato un buonissimo torneo.
Domani alle 18:30 su Sky sport 2 la finale sarà così tra Nole e Murray, al loro confronto numero trentadue, col primo nettamente avanti (22-9). Il britannico cerca il tris in Spagna e il primo titolo dell’anno mentre Djokovic va alla caccia del il bis a Madrid e del quinto titolo stagionale.

In campo femminile ha trionfato la Halep che ha vinto nettamente contro la Cibulkova. Simona torna, quindi, a vincer un torneo dopo ben quattordici mesi.

Djokovic – Nishikori 6-3,7-6

Il serbo batte il giapponese per l’ottava volta nel loro decimo incontro.
Il primo set si decide sul 4-3 quando Nishikori annulla col servizio la prima palla break ma sulla seconda chance sbaglia il dritto e manda Djokovic a servire per il primo set. Da segnalare che nel primo game Nole aveva rimontato da 0-40. Interessante notare come quanto a vincenti vada meglio Kei ma pesano i dodici errori non forzati, più del doppio di quelli dell’avversario.
Il secondo set si apre con il nipponico che salva due palle break, la prima con l’aiuto del nastro e la seconda arrivando sulla smorzata del serbo che si dispera. Il break è solo rimandato: arriva sul 2-2 alla seconda chance e poi il numero uno consolida il vantaggio portandosi sul 4-2, poi sul 5-3 annullando una palla break. Djokovic si trova a servire per il match ma sbaglia tre match point consecutivi e commette doppio fallo, offrendo palla break sulla quale sbaglia sul lob dell’avversario. Nishikori completa la rimonta salendo 6-5 da 3-5 ma Djokvoic si riprende e porta il set al tie break. Subito errore di Kei ma poi con un bel dritto si riprende il mini break, salendo 3-2 da 0-2. La svolta vera arriva sul 3-3 quando il giapponese sbaglia ancora regalando mini break a Nole.
Notevole il rendimento del serbo con la prima di servizio, più di tre punti su quattro conquistati.