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Da Malta all’Islanda ci sono tanti kilometri, e condizioni climatiche e culturali troppo diverse per essere anche solo paragonate. Malta e l’Islanda si trovano accomunate in un lunedì sera in quasi tutto, meno che nel risultato. Malta e l’Islanda non sono mai state così vicine, e così apparentemente lontane, come ieri sera.

Festeggia l’Islanda, che si era coperta d’arancione ieri per l’arrivo dei tifosi olandesi. Sorride Malta, con un sorriso che contiene la beffa di aver quasi tenuto testa all’Italia, di aver giocato a lungo con l’uomo in meno, e di essere arrivati ad un passo da un miracolo sportivo. Da quello che ti avrebbe concesso un attimo di gloria a vita, ma rimarrà un bel giorno in cui si è sorriso. In Islanda invece si sorride con la leggerezza di chi sogna ad occhi aperti.

Sigurdsson stende l’Olanda. L’Islanda vince 2-0, è prima a punteggio pieno nel proprio girone. E adesso affronterà la Repubblica Ceca, che è prima a pari punti. Una favola calcistica con pochi precedenti. L’Islanda non ha mai partecipato ad una grande competizione mondiale o continentale, non ha ancora assaggiato il grande calcio. Era una di quelle squadre che servono ad annoiarci in quei venerdì o martedì in cui siamo già abbastanza nervosi perché il campionato è fermo. Era. Perché poi è diventata una bellissima storia da raccontare in un lunedì sera. E lo zucchero nel caffè del martedì mattina. Per chi ama il calcio.

Malta perde contro l’Italia. Va a segno Pellè, su una mischia. Realizza lui, al debutto in nazionale. Un’altra favola, ma Malta ha messo troppo in difficoltà gli azzurri. Saranno volate bottigliette e pugni alle panche negli spogliatoi, perché Conte lo conosciamo. Ma a parte le sue esultanze, lo spettacolo tarda ancora ad arrivare, e questa Italia, cinica e abbastanza fortunata, ancora non convince come ci saremmo aspettati. E soprattutto è distante dalla Juve, dagli schemi dei bianconeri negli ultimi anni e da una brillantezza che ci aveva stupiti.

Lontani quasi come Malta e Islanda, che si sono riavvicinate in un lunedì sera. Anche grazie ai meriti di Lagerback, all’imprecisione di Robben e ad un Italia che queste partite non le vincerà mai 8-0. Sarà il destino, o sarà che il calcio il lunedì sera non fa per noi. Mentre l’Islanda e Malta sembravano più vicine, e sorridono persino (o solo) i fiordi.