Ormai la crisi del Manchester United non è più un segreto. La squadra vincente di Alex Ferguson è solo un vecchio ricordo. Ora i Red Devils, sotto la guida del subentrato David Moyes, occupano il sesto posto in classifica, a 15 punti dai cugini del City e a ben 19 dalla capolista Chelsea. In Champions hanno superato il turno grazie al solito Van Persie, che con una tripletta ha salvato l’allenatore scozzese da un esonero ormai certo. E’ uno United irriconoscibile, sotto il punto di vista del gioco e del carisma, e proprio questo ha scatenato i cuori delle vecchie glorie del club, che come tutti gli altri tifosi, non possono più vedere la propria squadra giocare come se non fosse il grande United, come se non avesse una storia da mantenere e da portare avanti.

Anche se per ora si tratta di una fantastica ipotesi, il sogno potrebbe non essere così astratto. David Beckham e altre vecchie glorie del club inglese, con i soldi della famiglia reale del Qatar, sognano di acquistare il Manchester United e di riportarlo nelle posizioni che gli competono. Si parla, oltre Beckham, di Gary Neville, Paul Scholes, Phyll Neville e Nicky Butt, ovvero la classe del ’92. Giocatori che hanno fatto le glorie recenti dei Red Devils e che hanno dato la disponibilità per guidare il club inglese fuori dal tunnel in cui è finito e dal quale non sembra avere possibilità di uscire. Non si tratta di un’operazione facile, tutt’altro. Attualmente il club inglese ha un valore che si aggira intorno ai 2,6 miliardi di dollari. Inoltre la famiglia Glazer, attuale proprietaria del Manchester United, non sembra voler cedere il club. Quindi per ora si tratta solamente di un sogno, un bellissimo sogno che potrebbe riportare il club ad alti livelli, con gli stessi campioni che hanno contribuito a fare il prestigio del club, ma che ora passerebbero dal campo alla tribuna.

Questo Manchester United non è quello che tutti noi appassionati siamo sempre stati abituati a vedere. Non è quello che faceva paura a tutte le squadre europee, che vinceva i campionati, che non aveva timore di niente e di nessuno. Quel Manchester è solo un ricordo. Ora ci troviamo a parlare di una squadra priva di cattiveria agonistica, di voglia di vincere, di carattere e di gioco. Forse il cambio di allenatore ha sconvolto lo spogliatoio, o forse l’attuale allenatore David Moyes non è stato in grado di gestire l’immensa eredità lasciata da Sir Alex Ferguson. Per lo scozzese quest’eredità è stato un fardello che non è stato in grado di sopportare, e che ora sta trascinando lo United in una crisi senza precedenti, dove anche i sempre pazienti sostenitori hanno perso la pazienza ed ogni sabato continuano la loro contestazione. Ci auguriamo, da sportivi ed appassionati, di tornare a vedere al più presto il VERO Manchester United, e che questo sogno ipotizzato continuerà ad essere preso sempre più in considerazione.