La delusione del Manchester United

“Non è possibile, avrai visto o capito male, dai”. Questa è la risposta di un mio carissimo amico (non farò il nome per ovvi motivi di privacy) all’affermazione di chi sta scrivendo. Ieri sera, in una fresca serata di fine agosto, ho ammirato la sconfitta del Manchester United contro il Milton Keynes Dons, compagine che milita nel campionato di Terza Divisione inglese. Era un match della Capitol One Cup, meglio conosciuta come la Coppa di Lega, ma vedere una squadra come i “Red Devils” in condizioni pessime fa sempre effetto. Certo, non era una gara importante, però, dopo aver collezionato in Premier League un solo punto in due gare, qualcosa che non va c’è.

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E poi, Louis Van Gaal ha speso la bellezza di quasi 170 milioni di euro sul mercato, acquistando calciatori forti, ma forse poco funzionali al suo pensiero di intendere il calcio. Sono arrivati elementi come Rojo (pagato 20 pali), Shaw (37.5 milioni), Herrera (per 36 milioni di euro) e Di Maria, l’ultimo arrivato in casa dei “Diavoli Rossi”, che il Real Madrid ha valutato ben 75 milioni di euro. Proprio quest’ultimo, assente nell’incontro di ieri, dovrebbe dare quella marcia in più che manca allo United. Mancanza di idee, condizione fisica approssimativa e pesanti critiche nei confronti del “santone” olandese che, dopo un ottimo Mondiale con la sua Nazionale, inizia ad avvertire la pressione di un grande club. A oggi, il Manchester è una Ferrari, guidata da un pilota non ancora al meglio della condizione psicologica dopo aver cambiato scuderia. Pensate, il piccolo Milton Keynes, società che ancora oggi e per i prossimi 456 anni festeggerà la roboante vittoria, ha una rosa, secondo i tabloid inglesi, che guadagna quanto una settimana di ingaggio che percepisce Wayne Rooney, ossia circa 330.000 euro.

I tabloid inglesi non troppo teneri nei confronti di Van Gaal
I tabloid inglesi non troppo teneri nei confronti di Van Gaal

E adesso? I gol subiti da William Grigg e Benik Afobe potrebbero far tornare, nuovamente sul mercato i dirigenti del sodalizio brittanico, con Vidal in cima alla lista della spesa di Van Gaal e soci. Si, adesso qualcuno di voi penserà, “ma c’erano tutte le riserve”. Ok, ma una squadra che schiera un tridente composto da Kagawa, Hernandez e Wellbeck, con De Gea tra i pali non può rimediare 4 pere in una partita di Coppa, peraltro contro una formazione che giocherebbe nella nostra Lega Pro. Ah, che poi il mio amico, quello della privacy, quello che non credeva all’incredibile risultato, non risponde più al telefono. Ma la colpa non era di Moyes?

Il disastro United
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