In bici è uno dei punti di riferimento per i capitani, un uomo affidabile che ogni leader desidererebbe avere al proprio fianco. Manuel Quinziato mette momentaneamente da parte il mondo del ciclismo e si toglie un’altra immensa soddisfazione: la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Trento. Con una tesi dal titolo “L’ordinamento sportivo e i rapporti tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria”, il ciclista bolzanino ha ottenuto la corona d’alloro, premio alla serietà con cui porta avanti ogni impegno che assume.
Tra una gara e l’altra in giro per il mondo, c’è anche il tempo per studiare e per progettare un futuro lontano dalle due ruote. “La carriera di un corridore può durare vent’anni, quella di un uomo tutta la vita”, aveva diligentemente dichiarato qualche giorno fa alla vigilia della Tirreno-Adriatico; dichiarazione che dovrebbe fungere da monito per i tanti giovani abbagliati dalla luce del successo e non consci dell’importanza dello studio.
Si gode il meritato traguardo, Quinziato, ma non c’è tempo di cullarsi sugli allori: siamo già alla vigilia della prima Classica-Monumento della stagione, la Milano-Sanremo, e lui sarà in gara per supportare al meglio il suo capitano Greg Van Avermaet.
Nato il 30 ottobre del 1979, Manuel Quinziato ha cominciato la sua carriera da professionista nel 2002 nelle file della Lampre. Dopo tre anni al servizio della famiglia Galbusera arriva la breve esperienza alla Saunier Duval, i cinque anni alla Liquigas e infine la lunga permanenza in BMC Racing Team, dove milita dal 2010.
Forte passista e specialista delle cronometro, disciplina in cui si è laureato campione italiano nel 2006 e in cui ha vinto due ori iridati assieme alla sua attuale squadra, vanta tra le sue vittorie una tappa all’Eneco Tour 2015, su un tracciato che ricalca il percorso del Fiandre. Quel Fiandre in cui, come nelle altre Classiche del Nord, ha sempre dato il meglio di sé per aiutare i propri compagni ad ottenere un buon risultato.
Intanto, congratulazioni Manuel!
