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Mario Cipollini. AFP PHOTO FRANCK FIFE

Compie cinquant’anni uno dei maggiori velocisti di tutti i tempi: è Mario Cipollini, indimenticabile campione di ciclismo degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, colui che ha saputo vincere un Mondiale, una Milano-Sanremo e 191 corse complessive.

Nato a Lucca il 22 marzo 1967, si aggiudica 88 gare nelle categorie giovanili e, nel 1989, debutta tra i professionisti con la maglia della Del Tongo, prima di passare alla MG Boys tre anni più tardi. Nel corso della carriera veste anche le casacche della Mercatone Uno (1994-95), della Saeco (1996-2001), dell’Acqua & Sapone (2002), della Domina Vacanze (2003-2004) e della Liquigas (2005), oltreché per una breve stagione nella Rock Racing (2008).

Suo il record di vittorie di tappa al Giro d’Italia: ben 42, dalla prima ottenuta nel 1989 (era la Mantova-Mira) fino alla Arezzo-Montecatini Terme del 2003. Memorabile la stagione 2002: nel mese di marzo fa sua la prima Classica-Monumento dell’anno, quella Milano-Sanremo a cui tante volte era andato vicino, ma in cui stavolta trionfa battendo lo statunitense Fred Rodriguez e Markus Zberg.

Passano appena due settimane ed arriva la Gand-Wevelgem, prima classica del pavé che in totale riesce a portare a casa per ben tre volte. Arriva maggio e al Giro d’Italia arrivano ben sei tappe, sei sulle otto totali dedicate agli sprinter. Manca soltanto la ciliegina sulla torta per coronare una splendida carriera: il Mondiale.

È l’edizione di Zolder 2002 quella giusta: lo squadrone italiano guidato dal commissario tecnico Franco Ballerini si presenta al via con un treno eccezionale, probabilmente il più forte della storia. Tutti in favore di Re Leone che concretizza il grande lavoro dei compagni e va a vestire la maglia iridata laureandosi campione del mondo di ciclismo su strada.

Nel suo immenso palmares anche dodici tappe al Tour de France (quel Tour che in più di un’occasione gli ha negato l’invito), tre alla Vuelta a Espana, tre classifiche a punti alla Corsa Rosa. Numerosi anche i riconoscimenti e le onoreficenze, tra cui Velo d’Or, Mendrisio d’oro, Giglio d’oro, Collare d’oro e il Guinness World Record come atleta ad aver vinto più tappe al Giro.