“Sarà il suo anno. L’infortunio dello scorso campionato lo ha condizionato molto, ma in questa stagione esploderà. Ha sempre segnato in carriera, farà un sacco di reti nella Fiorentina“. Sono solo alcune delle frasi che in tanti, fra tifosi viola e addetti ai lavori, continuano a ripetere nella convinzione che Mario Gomez ritrovi presto il feeling smarrito con il gol.
Effettivamente, quello del centravanti della Fiorentina è un caso di difficile comprensione. Questa estate, in apparenza, tutti i problemi sembravano risolti tra gol, prestazioni convincenti e la paura di farsi male finalmente alle spalle. Ma si sa, il calcio d’agosto è spesso ingannevole e le prime giornate della serie A hanno mostrato il fantasma dell’attaccante che in passato ha fatto le fortune di Stoccarda, Bayern Monaco e della nazionale tedesca. Lento, impacciato, inconcludente sotto porta: in sintesi, un giocatore irritante e utile solo alle squadre avversarie. Mario Gomez si è completamente inceppato e, come se non bastasse, arriva un nuovo infortunio (questa volta muscolare) che lo tiene lontano dai campi per un altro mese. Ma il panzer non è un tipo che si arrende e continua silenziosamente a lavorare, quanto meno per sdebitarsi con chi continua a difenderlo dalle critiche e giustificare il suo faraonico ingaggio. Contro il Napoli offre qualche timido segnale di risveglio, cogliendo una traversa che significa speranza. A Verona Montella lo schiera di nuovo titolare, e tutti sono convinti che possa essere la partita giusta per sbloccarsi. Ma Mario Gomez, ancora una volta, tradisce le attese e continua a collezionare legni della porta.
La pazienza, a questo punto, è davvero finita. Tuttavia il suo allenatore, che è stato un grande attaccante e certi meccanismi li conosce meglio di chiunque altro, continuerà a puntare ciecamente su di lui. Perchè, nonostante l’imbarazzante zero nella casella dei gol, prima o poi la rete di Mario Gomez arriverà, e non sarà un caso isolato. Mario, una cortesia: se riesci ad accelerare il ritorno al gol, te ne sarei particolarmente grato. Sono uno di quei fessi che si è svenato per comprarti al fantacalcio.