Serena Williams è attualmente lontana dai campi in attesa di un inedito trionfo: la maternità. Nascerà a settembre, infatti, il suo primo figlio, dopo il quale staremo a vedere se deciderà di tornare nuovamente in campo per rimpinguare il suo già foltissimo palmares che vanta 23 tornei Slam (72 in totale) e 319 settimane di permanenza alla posizione numero uno in classifica.

Nel frattempo, però, la regina del circuito wta deve incassare le dubbie critiche di un ex leggenda della racchetta, John McEnroe, che ritorna su un argomento comunque scottante, sebbene non nuovo: quanto varrebbe la statunitense se dovesse sfidare un uomo? E quale ranking potrebbe raggiungere se militasse costantemente nell’atp?

Domande banali ed inutili, riteniamo, ma non per il tedesco, che voluto dire la sua: ha dichiarato come, pur ammettendo di essere di fronte alla più grande giocatrice della storia (i numeri parlano chiaro), in un match secco la Williams potrebbe avere la meglio su tanti colleghi uomini, ma se dovesse giocare stabilmente contro l’altro sesso non andrebbe molto al di là della posizione numero 700 atp.

Elegante la risposta da parte di chi è stato chiamato in causa: “Rispetta me e la mia vita privata, dal momento che sto per avere un bambino. Buona giornata, sir”.

Nella discussione si è inserito anche un giornalista australiano, Tony Jones, che ha sua volta affermato come, a suo dire, Serena sia anche in grado di battere atleti del calibro di Nick Kyrgios, tra i più talentuosi protagonisti del circuito maschile, specie per l’aspetto mentale (quest’ultimo è famoso, nonostante i soli 22 anni, per essere altamente incostante dal punto di vista psicologico). Kyrgios, tuttavia, risponde stizzito su twitter replicando che, se Serena può sconfiggere lui, allora può farlo anche contro i vari Federer, Djokovic e Nadal, dal momento che ciascuno dei tre big ha sofferto in passato contro il tennista aussie di origini greche.