Sembrano lontanissimi i tempi in cui i tifosi del Milan erano in spasmodica attesa ogniqualvolta si avvicinava il mercato. Il generoso Silvio era sempre pronto a regalare grandi giocatori e il dottor Galliani era capace di scovare talenti del calibro di Kakà, Shevchenko e Pato e di completare operazioni straordinarie dal punto di vista economico grazie alla sua non comune abilità diplomatica (acquistare Zlatan Ibrahimovic a 24 milioni di euro dal Barcellona che lo aveva pagato circa 70 non è proprio da tutti).
Vecchi tempi avete capito bene perché ora per i tifosi rossoneri il mercato è diventato quasi un incubo. Tante cessioni illustri nelle ultime stagioni a cominciare proprio dallo stesso svedese ceduto nell’estate 2012 al PSG insieme a un certo Thiago Silva. Anche quest’anno è arrivata la cessione importante con il compito di rinsaldare il portafogli societario, cessione che però difficilmente entusiasmerà i tifosi milanisti perché i soldi vanno reinvestiti, ma reinvestiti bene.
Un mercato fatto di speranze, di inganni e di illusioni
Il famoso tesoretto sarebbe dovuto arrivare prima dalla cessione di Constant e poi da quella di Robinho, in realtà è arrivato dalla malcelata partenza di Mario Balotelli. L’obiettivo numero 1 del mercato in entrata era indubbiamente Cerci ma il trasferimento non si è concluso e difficilmente si concluderà, e i tifosi rossoneri non si stanno certo strappando i capelli per questo. Gli attaccanti è vero costano tanto ma sarebbe bene puntare su un giocatore giovane, un Destro, che di gol ne fa e ne fa tanti e non a caso è cercato anche all’estero. Niente da fare perché il fascino colombiano di Jackson Martinez e la vena realizzativa di un Soldado o di un Negredo sono troppo forti ma purtroppo o fortunatamente le cifre richieste sono troppo alte per le casse rossonere. Pertanto si è deciso di puntare su una pista low-cost, che poi di low-cost ha davvero poco.
Fernando Torres è ad un passo dal Diavolo
Uno degli attaccanti più forti degli ultimi anni certo ma El Nino dal 2010 è entrato in una clamorosa parabola discendente dalla quale stenta a riprendersi. Ha vinto tanto in carriera lo spagnolo ma il Milan crede di potergli fornire nuovi stimoli, nuove motivazioni. Torres arriverà a 30 anni in Serie A probabilmente a titolo definitivo ad una cifra intorno ai 10-12 milioni di euro e con uno stipendio di circa 4 milioni l’anno, gli stessi che guadagnava il 24enne Super Mario. Una scelta davvero poco comprensibile a meno che Galliani non pensi veramente che l’attuale Torres riesca ad offrire maggiori garanzie e sicurezze al nuovo Milan di Pippo Inzaghi, ma noi abbiamo molti dubbi a riguardo. Potrebbe essere invece chissà la solita trovata di merchandising stile Beckham o Honda, ma a dire il vero siamo certi che si venderebbero più magliette dell’indisciplinato Balotelli di quelle del bomber spagnolo. Una scelta poco logica insomma sotto molti punti di vista. Potremmo dire lo stesso per Diego Lopez. Il Milan è vero ha acquistato un ottimo portiere e a parametro zero praticamente ma non sarebbe stato meglio puntare su un giovane, Scuffet, sborsando denaro per il cartellino ma risparmiando notevolmente sull’ingaggio?
Questione Van Ginkel
Anche con l’olandese il Milan non è che stia facendo una bella figura a livello europeo. Centrocampista di prospettiva e di gran qualità sicuramente, reduce però da un brutto infortunio, ma sembra quasi che Mourinho debba convincere il ragazzo a farsi un anno di esperienza in Serie A, per di più al Milan. Forse né Mourinho e né Van Ginkel sono a conoscenza della larga bacheca rossonera, anche se a dire il vero sembrano essersene dimenticati ultimamente anche Berlusconi e Galliani.