Si chiude una lunga ed estenuante finestra di trattative in Serie B. Ed è tempo di giudizi. Dal Catania che sfreccia alla delusione di una Pro Vercelli stroncata e indebolita da un mercato deficitario. Ecco, nella nostra lavagna, promossi e bocciati.
TOP –
CATANIA – La coppia Rosina-Calaiò promette scintille e inquadra alla perfezione un mercato volto ad un unico obiettivo: la Serie A. Alle spalle una rosa solida che può avere un peso specifico all’interno di un torneo che la vede come netta favorita. Il ritorno di Cani, dopo l’esperienza di Bari, può aggiungere fisico e prestanza in un attacco dinamico e dai mille volti.
BARI – Il club pugliese non è abituato a figurare tra i top a fine mercato. Per la poca disponibilità economica e per le difficoltà economiche di una squadra che nelle ultime stagioni ha sopravvissuto e non vissuto. Oggi la situazione è cambiata e Antonelli ha consegnato al suo coach una rosa completa in tutti i reparti e con due titolari per ogni ruolo. Non tutti vantano un centrocampo che, solo nella corsia centrale, annovera calciatori come Donati, Sciaudone, Defendi, Romizi e Minala. Non da meno le corsie esterne, popolate dal talento di Galano e Stoian, dalla freschezza di Wolski e della rapidità di Stevanovic. Il colpo da novanta è De Luca, accompagnato dal rientro di Caputo. Convince meno la difesa, orfana di Polenta e Ceppitelli.
PERUGIA – È la neo-promossa pronta a ritagliarsi spazi gloriosi in classifica. Davanti, oltre ai riconfermati Mazzeo e Fabinho, arriva il talento Perea, un Lanzafame a caccia di riscatto dopo la parentesi scommesse e bomber Falcinelli. L’esperienza di Taddei e Giacomazzi è pronta a dominare il centrocampo, assieme alla gioventù di Verre e Fossati. Il grifo si divertirà.
FLOP –
BOLOGNA – Non era il mercato che ci si aspettava. Cacia e Troianiello a parte, la squadra non ha riscontrato miglioramenti tali da poter avere buone possibilità di risalita. L’organico è potenzialmente importante, ma i punti interrogativi restano sin troppi.
PRO VERCELLI – Il peggior mercato possibile. Ci chiediamo a cosa serva risalire in Serie B per poi presentarsi con un’indice di tanta mediocrità. I fatti potrebbero smentirci, il calcio non è scienza esatta. La punta centrale è Marchi, uno che in B non ha mai raggiunto la doppia cifra. Da segnalare solo il colpo Di Roberto. Per il resto buio totale.
CROTONE – Dopo la scorsa esaltante stagione, il rischio è di precipitare. Odu e Modesto sulle corsie sono gli unici colpi degni di nota. Il supporto delle punte, però, rischia di essere inadeguato. De Giorgio e Torromino possono spostare gli equilibri, ma non hanno alle spalle alternative pronte per il campionato. E la sensazione è che quest’anno i giovani indicati non riescano a sposare le prospettive di una squadra che ha sempre lavorato attentamente su questo tipo di mercato. Solo il tempo ci dirà.