Al Master 1000 di Miami la finale sarà tra Djokovic e Nishikori.
Il numero uno ha eliminato in due set abbastanza equilibrati Goffin, raggiungendo così la quarta finale del 2016, la settima in Florida, dove cerca il sesto successo. Il giapponese, invece, ha superato Kyrgios in soli due set, confermando il suo ottimo stato di forma e torna in finale un mese e mezzo dopo quella vinta nel torneo 250 di Memphis ma quasi due anni dopo l’unica disputata in un Master 1000, a Madrid nel 2014, quando si ritirò per dei problemi fisici nel terzo set.
Oggi, intanto, alle 19 in diretta su Supertennis si disputerà la finale del torneo WTA Premier a Miami tra la Kuznetsova e la Azarenka, in perfetta parità negli scontri diretti ( quattro pari).
Djokovic – Goffin (7-6,6-4)
Il serbo sconfigge per la quarta volta il belga che deve rinviare ancora l’appuntamento con la prima vittoria.
Il primo set si decide solo al tie break dopo che Djokovic era riuscito subito a recuperare il break ottenuto da Goffin nel settimo gioco. Anche il tie break è molto equilibrato: Nole si porta avanti di un mini break, David lo recupera ma poi sbaglia incredibilmente uno smash e il serbo ne approfitta. Comunque il belga molto più in partita di quanto si potesse pensare, e che già all’inizio ha avuto due palle break. La palla di Djokovic, invece, viaggiava sì ad una velocità costante ma molto meno del suo standard e non riusciva ad aprire gli angoli come suo solito.
Il momento decisivo del secondo set è, invece, il settimo game, quando Nole conquista il break e poi lo conferma senza problemi. A partire dalla metà del set Djokovic ha alzato il suo livello di gioco. La differenza l’hanno fatta sopratutto gli errori non forzati: quasi dieci in più quelli commessi da Goffin (37-29).
Nishikori – Kyrgios (6-3,7-5)
Il giapponese batte per la prima volta l’australiano, pareggiando gli scontri diretti.
Il primo set è deciso da due break, uno all’inzio e l’altro alla fine, entrambi ottenuti da Nishikori, molto bravo, con una marcia in più rispetto al match contro Monfils. Anche in questo caso spicca il confronto tra gli errori non forzati: Kyrgios ne ha commessi il doppio rispetto al nipponico (10-5).
Il secondo set è più incerto e si decide solo nell’ultimo game, quando sul 6-5 Nishikori chiude il parziale con un game a 30 dopo che Nick aveva recuperato il break ottenuto nel secondo game. Da rilevare la notevole percentuale (72%) di punti vinti con la seconda di servizio dal giapponese.