La trattativa Balotelli-Liverpool è una delle più strane di questa finestra di calciomercato. Non era successo nulla di rilevante e finalmente qualcosa si muove, ravvivando gli ultimi giorni di una sessione tremendamente noiosa e priva di tanti colpi di scena.

Oggi tra Milan e Liverpool è difficile dire chi ci guadagna di più. E onestamente diventa difficile capire se effettivamente qualcuno ci guadagna qualcosa dalla trattativa che ha alzato un grande polverone a Milanello.

Il Liverpool gioca d’azzardo. Preleva a venti milioni un calciatore normale. Uno che di Super non ha nulla. Un giocatore tecnicamente importante, ma che ha sempre colorato di discontinuità il suo curriculum. La sua media, seppur aiutata da parecchi rigori, è alta: trenta gol in cinquantaquattro gare non sono pochi. Ma la Premier è un altro mondo e l’ex Inter dovrà raccogliere una pesante eredità, quale quella di Luis Suarez. Balo ha una prima, notevole, fortuna. Finalmente parte in un ambiente in cui non avrà sin da subito i fucili puntati contro. In Italia siamo stati da sempre abituati a pizzicare sino allo sfinimento un calciatore che d’altro canto ha fatto poco per evitare tante sgradevoli situazioni. A Liverpool lo accolgono con fragore ed entusiasmo. Ma oggi Balotelli resta un enorme punto interrogativo capace di orientarsi in tutte le direzioni possibili con tutta la sua incostanza.

Il Milan, invece,riesce a scaricare quello che era oramai diventato un peso nel suo anno peggiore. Merito della regia di Mino Raiola, maestro in operazioni impossibili. È vero, potenzialmente ci sono le opportunità per rifondare. Ma non è proprio così. I nomi rincorsi sono tanti, ma gran parte dei venti milioni che le casse rossonere assaggeranno saranno investiti per Alessio Cerci. Uno che tatticamente non indossa lo stesso vestito di Balotelli. Un attaccante andrà preso e il Milan studia strategie che portano parecchi nomi in agenda. Da Jackson Martinez a Mattia Destro. Sperando però di trovare la liquidità giusta per chiudere operazioni bisognose di contenuti importanti nel portafogli. E il Milan non può sbagliare. Adesso serve un miglioramento, ma non sappiamo sino a quando i rubinetti saranno aperti e consentiranno spese realmente importanti. Le alternative saranno nomi di ripiego, ma Galliani ha ancora qualche giorno per inventare qualcosa di prolifico.

E allora: qualcuno ci guadagna realmente in questa trattativa?