donnarumma

È guerra fredda tra il Milan e Mino Raiola e il motivo del contendere si chiama Gigio Donnarumma. Prosegue ormai da molte settimane, se non mesi, il braccio di ferro tra la dirigenza rossonera guidata dall’amministratore delegato Marco Fassone e il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e il più noto procuratore calcistico che, tra i tanti, segue anche il baby portiere.

Le qualità di Raiola in quel ruolo sono ovviamente indiscusse, ma il modo in cui i suoi assistiti vengono trattati come merce al fine di ottenere un ricavo monetario maggiore dall’operazione proprio non va giù a tanti, a cominciare dagli ultras rossoneri della Curva Sud, che hanno diramato un comunicato invitando le singole parti a porre fine al braccio di ferro e criticando aspramente il comportamento dell’agente.

Le righe che i tifosi scrivono di proprio pugno riguardano la “situazione folle” venutasi a creare e sono indirizzate ad uomo definito “senza scrupoli” che tiene “sotto scacco la società Milan e in parte anche un ragazzo di 18 anni”, il quale ha più volte manifestato il suo attaccamento alla maglia (che non esita a baciare ogni fine partita), senza però riuscire a chiudere la trattativa che conduce al suo rinnovo.

Auspicando che la nuova società cinese possa liberarsi, diversamente da quanto fatto con la vecchia gestione, di questi personaggi ritenuti nocivi al calcio italiano e ripartire “senza subire ricatto alcuno”, si spera che la federazione intervenga per provare a limitare il potere dei procuratori e ci sia una regolamentazione che ponga fine a questi insensati tira e molla.

Infine una richiesta a Donnarumma, al quale si chiede che il suo amore per il Milan si dimostri con fatti concreti e non soltanto attraverso baci fini a se stessi. Intanto una prima scelta il diciottenne estremo difensore l’ha già fatta: ha deciso di rinviare gli esami di maturità per far parte della nazionale under 21 che si giocherà a breve il Campionato Europeo Under 21.