Gerard Deulofeu sta pian piano caricandosi il Milan sulle spalle. Il ventunenne spagnolo, arrivato nella sessione invernale di calciomercato in prestito secco dall’Everton, in poche prestazioni sembra già aver convinto tutti, dal tecnico Vincenzo Montella fino ai tifosi.
Il suo debutto avvenne in occasione dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Juventus: i rossoneri vennero eliminati al termine dell’incontro, ma lo scampolo di partita giocato dal centravanti iberico, atterrato a Milano appena un giorno prima, aveva lasciato presagire la buona mossa fatta dalla dirigenza di Via Aldo Rossi. A quella buona uscita ne sono seguite altre, proprio nel periodo della stagione in cui il Diavolo stava sprecando quanto fatto di buono fino a quel momento.
Contro il Bologna, per esempio, è dai suoi piedi che partì una magnifica giocata concretizzata da Pasalic per una vittoria “epica” (così la definì l’allenatore), avendo giocato parte della partita in nove uomini. E poi ecco l’ultima uscita di campionato, a San Siro contro la Fiorentina. Stavolta arriva la prima rete da giocatore rossonero, quella che vale i tre punti e la rinnovata speranza di conquistare un posto in Europa, proprio ai danni di una diretta concorrente.
Sembra non pesargli quel numero sette appartenuto nel recente passato a campioni del calibro di Andrey Schevchenko. Gioca con entusiasmo e con spensieratezza e vuole a tutti i costi guadagnarsi la conferma in rossonero. Il diritto di riscatto pende in favore del club italiano, infatti, e del resto la società britannica non appare così intenzionata a volerlo indietro, dal momento che Deulofeu non ha mai convinto oltremanica.
C’è un però: sull’attaccante pende il diritto di ricompra da parte del Barcellona, la società che l’ha cresciuto. I blaugrana vorranno impadronirsene oppure lo lasceranno crescere e diventare importante al Milan, che nel frattempo grande vuole tornarci nuovamente?