Attenti alla “fatal Verona”: questo l’avvertimento che Silvio Berlusconi aveva lanciato al suo Milan in vista della trasferta di oggi al Bentegodi, dove i rossoneri per ben due volte nella loro storia (1973 e 1990) si sono fatti sfuggire lo scudetto.
L’intervento del Presidente si è rivelato quanto mai opportuno per sfatare la “maledizione”. Inzaghi aveva annunciato: “Senza Iturbe e Romulo sono addirittura migliorati. Vogliono giocare un calcio più raffinato. Abbiamo studiato bene determinate situazioni e noi dovremo fare una grande partita per vincere“. Finisce 1-3, decidono la clamorosa autorete di Marques, e la doppietta di Honda su passaggio di El Shaarawy. Ora a Milano si comincia a sognare perché la squadra di Inzaghi non è poi cosi lontana dalle posizioni Champions.
PRIMO TEMPO:
le squadre scendono in campo con due moduli speculari, entrambe con un 4-3-3, sotto gli occhi di un numerosissimo pubblico in una giornata quasi estiva. Il Milan si dimostra subito più determinato con un furente pressing a centrocampo che schiaccia il Verona nella propria metà campo e comincia a creare occasioni. La prima si presenta già al 7′ con El Shaarawy che però tira debolmente un pallone nelle braccia di Rafael da una buona posizione. Al 13′ l’ispanico Torres si gira in area dopo un presunto fallo, non fischiato, ma non prende lo specchio della porta. Il Verona fatica a ripartire, essendo 9\11 della squadra compressi al limite della propria aera e si affida ai lanci lunghi per superare la linea di centrocampo. Guadagna così al 14′ una punizione dal limite, ma Rafa Marques spedisce alto il pallone sopra la traversa. Al 20′ incursione di Honda dalla destra che si incunea nella difesa creando i presupposti del goal che nasce dalla stessa fascia grazie a un cross di Abate ed una clamorosa deviazione del difensore Marques che porta così in vantaggio la squadra avversaria dopo 21′ minuti in cui i portieri erano rimasti inoperosi. Il Verona al 25′ prova a reagire con un tiro di Hallfredsson che dal limite dell’area sfiora il palo, ma è il Milan al 27′ a raddoppiare grazie ad un passaggio filtrante di El Shaarawy che trova Honda da solo in area che di sinistro piazza il pallone alle spalle di Rafael. I gialloblu reagiscono subito con una rovesciata di Toni al 28′ all’incrocio dei pali, parata incredibilmente da uno scattante Abbiati. Il match è frizzante, il Verona si dimostra finalmente brillante e al 32′ Jankovic crea un’altra occasione con un colpo di testa, parato ancora una volta dal portiere rossonero, che si dimostra sempre affidabile e reattivo. Fino alla fine del primo tempo il Verona tenta di ribaltare la situazione con delle azioni che non si rivelano pericolose contro un Milan sempre autorevole sul piano della manovra e del controllo del gioco.
SECONDO TEMPO:
nessuna sostituzione nell’intervallo ma il Verona sembra essere sceso in campo meno timoroso rispetto al primo tempo tanto che per i primi 10 minuti sembra prevalere sulla squadra milanese schiacciandola nella propria metà campo. Tuttavia, su una ripartenza del Milan, Rami effettua un passaggio preciso a Honda che, solo davanti al portiere, al 56′ mette a segno il suo secondo goal. Nei successivi due minuti, al 58′ e 60′, la corsia sinistra della difesa veronese appare facilmente perforabile dalla coppia Honda – Abate che creano altre due occasioni importanti, sfiorando il palo. Dopo la terza rete, il Milan sembra tirare i remi in barca e il Verona, spinto dall’orgoglio, comincia a pressare e fra il 63′ e il 65′ ha due opportunità, la prima della quale salvata dall’ennesimo spettacolare intervento di Abbiati a cui Lopez non riuscirà tanto facilmente a togliere il posto da titolare. Dal 67′ inizia la girandola dei cambi delle due squadre in una partita ormai decisa che vede il Milan arretrarsi al limite della propria area, a causa della voglia del Verona di trovare la rete della bandiera. Infine arriva il meritato goal della squadra di casa all’86’ che porta la firma di Lopez, subentrato da appena 15 minuti al posto di Ionita. All’89’ Nené provoca un brivido sugli spalti provando a riaprire una partita che sembrava ormai conclusa, con un Milan che ha mollato troppo presto, rischiando di addormentarsi sul finale. L’espulsione al 92′ di Rafa Marquez per doppia ammonizione mette fine ad una partita vinta con merito dal Milan, ma che ha comunque messo in evidenza un Verona ancora competitivo nonostante la cessione di giocatori importanti durante la campagna estiva.
Il Milan, che in campionato ha perso solo contro la Juve, si aggiudica così il quarto posto in classifica, con Honda capocannoniere insieme a Tevez. La squadra sembra essere trasformata rispetto a quella della scorsa stagione dimostrando di poter costituire un pericolo per le altre grandi società delle serie A, essendo esentata dagli impegni infrasettimanali delle coppe.