Milan

Finisce un’era senza precedenti, un’era che tutti gli sportivi – non importa di quale credo calcistico – non possono non rimpiagere: Silvio Berlusconi lascia il Milan. La lascia nelle mani dei cinesi, lui che l’ha retto per 31 anni diventando il Presidente più vincente della storia del calcio.

È il 20 febbraio 1986 quando la società, fortemente indebitata e a rischio fallimento a causa della pessima gestione dell’imprenditore Farina, viene rilevata dalla Fininvest controllata da Silvio Berlusconi. Ha obiettivi ambizioni quell’imprenditore lombardo, mira a farla diventare la più forte compagine al mondo. Nessuno ci crede all’inizio, ma bastano due anni e a parlare sono i fatti.

Arriva Arrigo Sacchi in panchina, un rivoluzionario del calcio, un innovatore proprio come il patron. È il Milan degli olandesi – Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard – ed è il Milan della ferrea difesa degli italiani Franco Baresi e del più giovane Paolo Maldini. Diventa in poco tempo lo spauracchio di tutti: arrivano due Coppe dei Campioni consecutive (1989 e 1990), due Supercoppe europee (1989, 1990), due Coppe Intercontinentali (1989, 1990) e la Supercoppa italiana 1989.

Finisce la breve era Sacchi, comincia quella targata Fabio Capello, ma il risultato non cambia: arriva un’altra Coppa dei Campioni, quella del 1994 conclusa con l’indimenticabile finale di Atene (Milan-Barcellona 4-0, probabilmente la partita più bella dell’intera storia del Diavolo) e tre scudetti consecutivi, tra cui quello realizzato con record d’imbattibilità nella stagione 1991-92.

Anni di assestamento sul finire del millennio, prima della parentesi Alberto Zaccheroni che, a sorpresa, conquista uno scudetto inatteso grazie ai gol di Oliver Bierhoff e George Weah. Poi è la volta del ciclo di Carlo Ancelotti: ancora due Champions League (2003, contro la Juventus, e 2007), oltreché uno scudetto e una Coppa Italia. Sono gli anni del goleador Andriy Shevchenko, di Kaka, di Filippo Inzaghi, della fantasia di Andrea Pirlo, dei ruggiti di Ringhio Gattuso, degli ultimi colpi di classe della bandiera Paolo Maldini.

Carletto abbandona Milano, Max Allegri arriva e conquista il trono d’Italia al primo anno in panchina. Sembra essere l’ultimo trofeo di un’eopoea, ma proprio contro l’allenatore toscano arriva l’ultimo acuto, la Supercoppa Italiana della giovanissima banda di Vincenzo Montella, nel dicembre 2016.

Ecco tutti i trofei di Silvio Berlusconi, il presidente più vincente della storia del calcio.

8 Scudetti (1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004, 2010-2011)
1 Coppa Italia (2002-2003)
7 Supercoppa italiana (1988, 1992, 1993, 1994, 2004, 2011, 2016)
5 Champions League (1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007)
5 Supercoppa Uefa (1989, 1990, 1994, 2003, 2007)
2 Coppa Intercontinentale (1989, 1990)
1 Coppa del Mondo per club (2007)