Che in casa Milan tiri vento di tramontana lo si era capito da un pezzo. Confuse, un po’ cervellotiche, di stampo decisamente anti-pop, le idee di rivoluzione rossonera hanno fatto arrabbiare il popolo milanista in questo caldo pomeriggio di giugno. Ultima: il logo. Lanciato da voetbalshirtjes.com, il sito che si occupa del merchandising e di kit pallonari, il nuovo look del logo sulla seconda maglia del prossimo campionato di Serie A ha fatto il giro del web in pochi secondi. Una grande sfera a spicchi rossi e neri, praticamente un’arancia sovrastata dalla stella degli scudetti, al posto del solito marchio di fabbrica milanista. Il restyling non è andato giù ai tifosi che hanno chiesto la testa del designer. Sul profilo twitter ufficiale, però, voetbalshirtjes non ha pubblicato alcunché, ma certo il fotogramma rubato del marchio resta più forte di un’evidenza. Dopo le indiscrezioni, la società è corsa ai ripari con un comunicato flash apparso sul sito ufficiale.

Dice: “L’AC Milan precisa che il logo ufficiale non è stato modificato. Infatti, sulla prima maglia sarà presente, come noto, lo stemma della città di Milano; sulla seconda, e solo per la prossima stagione, ci sarà il logo di Casa Milan. La terza maglia, di colore giallo, conserva invece il logo ufficiale del Club”. Una bella retromarcia dunque, che di certo non sarà piaciuta a Barbara Berlusconi. Lady B., amministratore delegato con mandato all’area marketing e comunicazione, aveva già scelto di cambiare sede scatenando l’ira funesta dei conservatori: tutti in via Aldo Rossi, si chiude via Turati. Aria di rinnovamento o semplice scaramanzia dopo un’annata non del tutto entusiasmante?