Sconfitti proprio da quello che potrebbe rappresentare il loro futuro (l’aeroplanino) i rossoneri dopo due pareggi consecutivi non riescono a tornare alla vittoria. La cosa più sconfortante tra l’altro è che probabilmente oggi si è visto il miglior Milan del 2015, difficile dire però se più per i meriti di Inzaghi o per i demeriti della Fiorentina. Montella ha cambiato e tanto dopo le fatiche europee e la squadra ha impiegato circa 65 minuti prima di ritrovare la sua identità. I rossoneri diciamo che ne hanno approfittato colpendola alla prima occasione nitida. Occasione, chiariamo subito, assolutamente casuale se non fosse per il solito intelligente, ma poi reso vano, assist di Jack Bonaventura. La squadra non è compatta, ognuno gioca per sé, Destro è come un pesce fuor d’acqua, acqua torbida ovviamente, si muove a sprazzi e male, non viene mai assistito a dovere e si ritrova perennemente a combattere da solo contro i centrali gigliati. Honda dopo un inizio incoraggiante si perde totalmente nell’ombra, il giapponese di inizio stagione era davvero troppo bello per essere vero.
Nel finale però la Viola si sveglia, il Milan è incapace di sferrare il colpo di grazia e alle prime vere occasioni la difesa torna a traballare e finisce per crollare di fronte alle incornate di G.Rodriguez e Joaquin. Sconfitta fatale? Difficile dirlo, ormai Galliani e Berlusconi non sono più credibili, quella che fino alle 20:30 era una fiducia incondizionata potrebbe in pochi minuti trasformarsi in un esonero e quella che fino a questo pomeriggio era una semplice telefonata di cortesia potrebbe presto tramutarsi in una chiamata d’addio. Domani potrebbero esserci novità ma oramai è evidente che questa situazione non può più andare avanti in questo modo, il cambio di panchina non è dettato da un semplice bisogno di svolta, a questo Milan manca tutto. Basta tentativi, basta scommesse, non si può più sbagliare, occorre andare sul sicuro, e se non ora almeno a giugno.