È da poco atterrato a Roma, ma dimostra di avere le idee molto chiare il nuovo direttore sportivo dei giallorossi Ramon Rodriguez Monchi. Pochi giorni dietro la scrivania del club della capitale, ma già tanto lavoro da fare per il ds che per vent’anni ha svolto con successo lo stesso incarico al Siviglia.
E nella conferenza stampa in cui si presenta ai giornalisti, esprime chiaramente il suo punto di vista su alcuni temi scottanti per i lupacchiotti. Il primo? Certamente la questione legata a Francesco Totti. “Questo è il suo ultimo anno da giocatore”, esclama il dirigente, svelando come ci sia un accordo tra il giocatore e la società per un futuro da dirigente già a partire dal prossimo anno. Mostra ammirazione verso la bandiera romanista, una delle ultime bandiere del calcio mondiale, e auspica che possa stargli vicino per comprendere appieno cosa significhi la Roma, visto che “lui è la Roma”.
Al centro della discussione anche il nodo allenatore. Che fine farà Luciano Spalletti? Il tecnico toscano aveva più volte affermato che, in caso di assenza di almeno un trofeo, avrebbe lasciato Trigoria. Ma l’intenzione di Monchi è un’altra: “Proverò a convincerlo di restare con noi”, dichiara, pur sapendo che non sarà impresa facile perché ci sono tante squadre sulle sue tracce, tra cui Inter, Chievo e Genoa.
Infine il gap con la Juventus. Definendosi “ambizioso per natura”, Monchi sa bene che bisogna restare con i piedi per terra perché colmare il divario tra le due squadre è “difficile, ma non impossibile”, aggiungendo che bisogna lavorare sulla base della rosa che attualmente si dispone. Infine si carica i tifosi sulle spalle – i quali “meritano di veder realizzati i propri sogni” – e li invita a “remare tutti nella stessa direzione” per costruire qualcosa di importante per il futuro della Roma.