Archiviata la fase a gironi, ricca di sorprese e di eliminazioni improbabili, è il momento dei primi verdetti. Dalle magie del Maracanà, a folli morsi, passando per passaggi del turno sorprendenti. La novità è una: nei flop non c’è Mario Balotelli. Ecco le nostre pagelle: il Mondiale è entrato nel vivo.
TOP –
L.MESSI – Facendo parlare le prestazioni, sarebbe un Mondiale appena sufficiente. Ma è il guizzo decisivo quello che caratterizza un campione. E Messi è padrone del guizzo, della giocata della svolta. Della perla da confezionare per vincere. È stata una brutta Argentina, ma graziata. Graziata da quel fenomeno che ha profanato il tempio sacro dei brasiliani con una rete favolosa, che ha spezzato i sogni dell’Iran con un mancino velenoso a tempo scaduto e che ha regalato il punteggio pieno ai suoi con altre due magie rifilate alla Nigeria. Spesso la sensazione è che voglia emulare Maradona, vincendo un Mondiale da solo – come lui – e riscrivendo le pagine di storia. Per ora ci sta riuscendo, ma il cammino è appena iniziato. VOTO 9
NEYMAR – Ci perdoni uno strepitoso Muller per la mancata citazione. La Germania è una squadra vera e il tedesco capitalizza tutto ciò che ha tra le mani. Ma Neymar sta trascinando un Brasile (spesso confuso) più avanti possibile, grazie a giocate sopraffine di un talento meraviglioso. Lui il segno lo ha già lasciato, con quattro centri e tante speranze per la Seleçao. Il Mondiale è la sua consacrazione. VOTO 8.5
LE ANTI-SPAGNA – Sono l’Olanda e il Cile. E hanno umiliato la Spagna campione di tutto, mortificandola, umiliandola e straziandola fino al profondo. I tulipani sono tornati ad imporsi grazie allo spettacolo e una caterva di reti. Il Cile è squadra solida, determinata e abile nella doppia fase. Lo hanno dimostrato ed ora devono tornare a rubare la scena. Dagli ottavi. VOTO 8
COSTA RICA – Carramba, che sorpresa! Sembravano spacciati, nell’unico girone con tre squadre già trionfanti al Mundial. Sembravano spacciati per netta inferiorità. E invece sono passati. Da primi. Roba da pazzi. Hanno demolito l’Uruguay, umiliato con un’organizzazione da squadra l’Italia e strappato l’ultimo punticino utile per assicurarsi la vetta contro l’Inghilterra. L’ottavo di finale, contro la Grecia, non ha nulla di proibitivo. Questa è la vera favola del Brasile. VOTO 8
FLOP –
L.SUAREZ – Aldilà di tutti i flop possibili da commentare, quest’uomo è un flop. E ci ha deluso. Avevamo scritto di lui, avevamo creduto in un cambiamento. Dopo due morsi, testate all’arbitro, tribunali, razzismo e follie varie, la sua annata al Liverpool aveva mostrato cambiamenti. Solo gol (31 in 33 partite) e pochi gesti condannabili. E poi al Mondiale, sotto gli occhi di tutti, dopo due belle reti realizzate agli inglesi, si fa riprendere dal cannibalismo, attacca Chiellini e si fa cacciare per quattro mesi (e nove incontri internazionali dalla Fifa). Delusione. VOTO 3
ITALIA – Bocciamo l’Italia tutta. L’Italia degli alibi. L’Italia che “è colpa di Moreno”, “tutta colpa di Balotelli”. Basta, basta! Siamo da buttare e rifondare, da capo. Il pesce puzza sempre dalla testa. Ha sbagliato il direttore di gara (da ambo i lati), ha sbagliato Balotelli. Ha sbagliato anche Prandelli. Hanno sbagliato tutti. E se l’Italia oggi è a casa, è perché tutti – chi più chi meno – hanno contribuito alla seconda disfatta consecutiva al Mondiale. È un disastro, dal primo all’ultimo. VOTO 4
SPAGNA – Un disastro tale e quale al nostro. Con un’unica differenza: sono reduci da due Europei vinti e un Mondiale cucito sul petto. Ciò non toglie il ricambio generazionale necessario ad una Nazionale che ha perso i suoi punti-cardine e cerca una nuova bussola da cui ripartire. VOTO 4.5
F.CAPELLO – Dopo l’esaltante qualificazione, è netta bocciatura per Fabio Capello. Gioca per 70′ senza un centravanti di ruolo contro una modestissima Corea, ha anche un pizzico di sfortuna contro il cinico Belgio e viene sbattuto fuori dall’Algeria. C’era bisogno di spendere tutti questi milioni in Federazione per uscire così malamente in un girone tutt’altro che di ferro? VOTO 4.5