A poco più di due mesi dal loro inizio, i Mondiali di calcio che si disputeranno in Brasile già raccontano una storia che farà riflettere tutti. Niente problema violenze, né tantomeno quello su alcuni stadi in ritardo per quanto riguarda la loro costruzione, ma una storia vera che certamente commuoverà i tanti appassionati di calcio e non solo. Il prossimo 12 giugno, in occasione della gara inaugurale della competizione iridata tra Brasile e Croazia, il mondo si fermerà per ammirare una scena che avrà dell’incredibile. Immaginate un ragazzo con una forte disabilità, paralizzato nella maggior parte del suo corpo e desideroso di calcare il terreno di gioco durante un match importante per la nazione verdeoro.
A volte i sogni possono diventare realtà grazie all’aiuto della scienza e della tecnologia e, in questo caso, di persone come Miguel Nicolelis. Il neurobiologo brasiliano, con il progetto “Walk Again” della Duke University, permetterà a un adolescente di poter camminare e calciare il primo pallone dei Mondiali 2014. Un “regalo”, se così si può definire, “scartato” dopo anni di ricerche scientifiche fatte dal Nocilebis Lab, il laboratorio che ha piazzato dei sensori in alcuni animali per captare i segnali elettrici collegati ai movimenti volontari. Il ragazzo disabile, che verrà scelto dall’AACD (l’Associazione per l’assistenza ai bambini disabili) e allenato in maniera virtuale, dovrà indossare una sorta di casco che verrà controllato dal suo cervello, le cui propulsioni saranno formulate da un mezzo posizionato in una borsa che, a sua volta, dovrà interpretare le informazioni di movimento.
Un’idea fantastica in occasione dei Mondiali 2014, che da ancora forza a chi è meno fortunato, a chi combatte ogni giorno contro i veri problemi della vita, ma che nonostante tutto non si perde d’animo. Forse dovremmo valorizzare ogni singolo secondo della nostra esistenza e lasciar perdere i piccoli grattacapi. In fondo, bisognerebbe ascoltare e mettere in pratica il consiglio del celebre scrittore Mark Twain che sillabava testualmente: “Dà ad ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita”.