Una nazione giovane la Croazia che andrà ai Mondiali Brasile 2014, nata ufficialmente solo nel 1991 dalla scissione dell’ex Jugoslavia, ma che vanta tra la sua rosa molti giocatori di livello internazionale. Una formazione che gli italiani conoscono bene avendola incontrata nel Girone C di Euro2012. Pareggiarono con noi 1-1 (reti di Pirlo e Mandžukić, ndr), e persero poi nell’ultima partita della prima fase contro la Spagna per 1-0, scongiurando l’ipotesi biscotto che tanto temevamo.
In panchina siede un certo Niko Kovač, arrivato solamente lo scorso ottobre dopo le dimissioni di Štimac , vecchia volpe del calcio europeo. Ex centrocampista del Bayern Monaco con il quale ha vinto un campionato e una Coppa di Germania, può vantare in squadra una ricca schiera di giocatori di caratura internazionale e di esperienza.
A contendersi lo scettro di padroni della scena ci saranno indubbiamente Mario Mandžukić (Bayern Monaco) e Luka Modrić (Real Madrid), che insieme al capitano e bandiera indiscussa della squadra Darijo Srna, e a Ivica Olić (anche lui ex Bayern), formano la spina dorsale della squadra.
Ci dovrebbe essere poi spazio per tanti giovani talentuosi, tra cui l’interista Kovačić e il genoano Šime Vrsaljko. Il giocatore nerazzurro ha visto crescere molto le quotazioni nelle ultime settimane grazie a prestazioni che hanno messo in luce tutte le sue qualità.
Il vero problema della Croazia però è il girone in cui si trova: con lei nel Girone A infatti ci sono niente meno che il padrone di casa Brasile, il Messico, e il Camerun di Samuel Eto’o. Un posto agli ottavi, facendo i dovuti scongiuri, è già prenotato dai verdeoro. Per l’altro ci sarà una concorrenza spietata, anche se gli uomini di Kovač sono, almeno sulla carta, un gradino avanti alle dirette concorrenti.
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