Durante i Mondiali il tifoso occasionale guarderà soltanto l’Italia, il tifoso standard seguirà anche il Brasile, l’Argentina, la Germania e l’Olanda, mentre i veri appassionati di calcio cercheranno di non perdersi nemmeno una partita.
Così durante l’inno di Mameli il bar sarà gremito, quando giocheranno le grandi del Mondo qualche sedia resterà libera e ci sarà un viavai di gente a seconda delle emozioni che il match sarà in grado di regalare. Invece quando giocheranno le squadre africane, davanti alla tv ci saranno i calciofili più accaniti in compagnia dei tanti ragazzi di colore che seguono le nazionali del continente nero.
Senegalesi, nigeriani, congolesi, ivoriani, algerini, marocchini e camerunensi: tutti insieme per sostenere indistintamente Drogba ed Eto’o, Feghouli e Boateng, Emenike e Gervinho.

L’Africa viene concepita come un unico grande blocco culturale e durante i Mondiali la coscienza di appartenenza a un continente bistrattato dalla Storia si manifesta con grande calore e fierezza, da riscuotere la simpatia di molti. Così gli italiani si ritroveranno fianco a fianco con gli africani a maledire l’arbitro di turno, a gioire dopo un gol, a sperare in un miracolo dell’Algeria, a disperarsi per la sorte dei Leoni Indomabili, a inveire contro Lamouchi che tiene fuori Drogba e a ricordare con nostalgia la grande Nigeria di Oliseh e Finidi.

Per l’Africa il calcio non è nient’altro che lo specchio dei tormenti della vita. Brasile 2014 è un’altra occasione per mettersi in mostra, per ribellarsi ad un destino troppo spesso crudele, per regalare un sorriso a chi non sorride da tempo, per dare sfogo a tutta quella voglia di emergere troppo spesso soffocata.
Il lato grandioso di una competizione come i Mondiali risiede in questa solidarietà silenziosa che si instaura tra bianchi e neri durante le partite. E se è vero che ‘l’amore non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione‘, si potrebbe cominciare dal calcio per arrivare alla fratellanza di tutti i popoli.

Intanto insieme ad un ragazzo senegalese ho scommesso 1 euro sulla Costa d’Avorio Campione del Mondo.
Durante Brasile 2014 ad entrambi piace credere nelle utopie.