La Juventus torna alla vittoria ad Empoli e riconquista la vetta solitaria della classifica, grazie al passo falso della Roma a Napoli ieri pomeriggio. I bianconeri, che martedì affronteranno in casa l’Olympiakos in una partita che sembra già uno spareggio per andare avanti in Champions, non sono ancora nel proprio miglior momento di forma, ma bastano i tre punti.
Sarà contento Allegri, che iniziava a sentire pressioni (esterne) sempre crescenti, e ha assolutamente bisogno di risultati per tenere unito il gruppo e salda la propria posizione. E se i risultati dovessero essere europei, quelli che l’anno scorso sono mancati, il passo decisivo sarebbe ormai compiuto. In tutto questo l’ancora di salvataggio è Morata. O meglio, se analizziamo gli episodi è una punizione di un Pirlo irriconoscibile, a cui basta però una frazione di secondo per farsi perdonare 90 minuti di stenti fisici e imprecisioni. Poi c’è Morata. Il più in forma di tutti, nonostante abbia iniziato la preparazione quando il campionato era già in corso. E nonostante sembrasse chiuso dalla coppia Tevez-Llorente che così bene aveva fatto l’anno scorso.
Il calciatore ex Real Madrid gioca dal primo minuto, e corre su ogni pallone, salta l’uomo e crea pericoli agli avversari. Giudicando la partita, senza contare Buffon, è sicuramente il migliore in campo dei suoi. E non è frutto del caso. Morata è al secondo gol in campionato, avendo giocato in tutto poco meno di 300 minuti. Un terzo di quanto ha giocato Llorente, ma il paragone, complice anche la condizione fisica dell’altro spagnolo, è al momento improponibile. Ma Allegri sa che ci saranno i momenti in cui le cose saranno al contrario, e lo sa anche lo stesso Llorente, il primo ad abbracciare Morata dopo il gol di ieri.
Intanto in vista dell’Olympiakos torna il ballottaggio tra i due, ma sarebbe un delitto non sfruttare ora la condizione fisica di Morata, e la sua posizione in campo. Il tecnico toscano ieri, probabilmente per sopperire anche alla mancanza fisica di Giovinco, ha utilizzato un attacco leggermente diverso dal solito. La coppia Tevez-Llorente era stata sfruttata fino ad ora con il primo da seconda punta e lo spagnolo da centravanti. Ieri il copione tattico è stato leggermente diverso: Morata tornava spesso dietro per aprire spazi, e anche in pressing era spesso più arretrato rispetto a Giovinco. Saranno state le prove generali, mentre una vecchia signora che ha appena compiuto 117 anni è innaMorata. Sempre di più