Mourinho non è certo uno che tiene il broncio zitto zitto in un angolo. Nelle sue stagioni in Italia, alla guida dell’Inter, non le ha certo mandate a dire ai giornalisti nostrani. Idem per la stampa spagnola che, diciamola tutta, raramente spendeva buone parole sul tecnico portoghese. Già da un po’ di tempo è il turno di quella inglese. L’ultimo exploit degno di nota si è manifestato ieri, ma le povere vittime dell’impetuoso Mou non sono stati i giornalisti.
Dopo la sconfitta del suo Chelsea ad opera del Psg per 3-1, si è scatenato in una vera e propria caccia all’uomo, o meglio, agli uomini a cui attribuire l’insuccesso in quest’andata dei quarti Champions. Per Josè Mourinho la disfatta sarebbe da attribuire soprattutto alla mancanza di top player, come Messi, Lewandowski, Ronaldo e Ibrahimovic e al fatto che, alle disattenzioni di una difesa, non reattiva come in altre occasioni, è possibile rimediare soltanto facendo goal e attaccando, in modo da mettere in serie difficoltà la squadra avversaria.
Senza mezzi termini, dunque, l’allenatore accusa la società, o meglio, le scelte o non-scelte di mercato, che non gli stanno permettendo di avere a disposizione fuoriclasse in attacco o a centrocampo, e veri e propri uomini-match in grado di risolvere una partita, anche non facile. Non avere centravanti capaci di trasformare in reti il 50% delle azioni proposte pesa tanto alla squadra e in particolare a un mister dalla mentalità vincente.
Ai microfoni di Mediaset Premium, Mourinho si è mostrato poco fiducioso in merito alla gara di ritorno perchè, anche se Ibra sarà fuori per l’infortunio rimediato giusto contro il Chelsea, ci saranno Cavani e Lucas a sopperire all’assenza dello svedese. Insomma, ancora una volta, Mou riflette su chi gli avversari avranno in campo e, di conseguenza, su chi lui non avrà.