Agli Australian Open abbiamo il primo finalista: si tratta dello scozzese Andy Murray, che ha sconfitto il ceco Berdych rimontando un set. Per Murray è la quarta finale nel primo slam dell’anno, le precedenti tre le ha perse tutte (la prima contro Federer nel 2010 e le altre due contro Djokovic nel 2011 e 2013); mentre Berdych manca l’appuntamento con la seconda finale in un torneo dello Slam, la prima e per ora unica fu a Wimbledon 2010 dove perse contro Nadal.
Un’ottima prova non solo fisica, ma anche mentale da parte di Murray che non ha subito il contraccolpo psicologico in seguito al primo set perso al tie-break.
Domattina alle 9:30 italiane la seconda semifinale, tra Djokovic, numero uno al mondo e quattro volte vincitore del torneo, e Wawrinka, numero quattro del ranking nonchè campione in carica.

Il primo set si accende nella seconda parte con break di Berdych che va a servire per il primo set, ma Murray realizza subito il contro break agganciandolo, poi, sul 5-5. Lo scozzese avrebbe anche due palle per andare lui a servire per il set, ma non le sfrutta e si va al tie-break, vinto da Berdych 8-6.
Murray, però, non si scoraggia e domina tutto il secondo set, con tre break non lasciando alcun game al povero Berdych.
Lo scozzese imprime la svolta a metà del terzo set piazzando l’unico break del parziale e vincendo il set per 6-3.
L’ultimo set, invece, si decide soltanto nel finale col break di Murray che arriva sul 5-5 e poi con un game a zero.