Il Fenomeno vuole tornare a tutti i costi a Firenze. Adrian Mutu e la Fiorentina, una di quelle storie belle, poi interrotte ma che difficilmente finiscono. Sono quei grandi amori che ricordi per tutta la vita: la tripletta al Genoa nell’anno della Champions, i tanti cori della Curva Fiesole, gli inchini del Fenomeno al suo pubblico.
Mentre Firenze aspetta il rientro in campo dell’altro fenomeno Pepito Rossi, ecco le dichiarazioni nostalgiche di Mutu, capace di far qualsiasi cosa pur di tornare in viola: “Verrei per dare il cuore – ha dichiarato al Corriere dello Sport-Stadio – perché quello che mi lega a Firenze è profondamente diverso da qualsiasi altro ricordo. Firenze è come se fosse la mia seconda casa. Io sono a disposizione, con il mio affetto e…con i miei anni”.
Una vera e propria dichiarazione che necessita però di un passo indietro. Estate 2014. Mutu gioca nel Petrolul e si propone ufficialmente alla Fiorentina, che ci pensa. Il problema è che il presidente del club romeno chiede 2-3 milioni per liberarlo e Pradè non può fare altro che rifiutare l’offerta. Nelle ultime settimane poi gli altri sviluppi: le voci sul Pune FC (società indiana che collabora con la Fiorentina), le numerose polemiche seguite dall’indiscrezione de La Gazzetta dello Sport che parlava di un Adrian ubriaco all’ambasciata indiana e che – per questo motivo – non aveva ottenuto il visto. “Bugia” ha poi dichiarato il romeno su Twitter, mostrando proprio la foto del suo nuovo visto per l’India. Sembra finita ma non lo è: motivi burocratici hanno fatto saltare l’affare Pune-Mutu perché quando Adrian aveva ottenuto il visto, erano scaduti i termini per il tesseramento.
Dunque, Mutu non verrà a Firenze? Non è così. Mutu non giocherà nel Pune (che dovrà pagare l’attaccante perché il contratto è stato comunque sottoscritto), ma la porta della Fiorentina è ancora aperta. E Pradè adesso ci sta seriamente pensando.