Il ritorno alla vittoria dopo nove mesi nel torneo 250 di Buenos Aires non è sufficiente a Nadal per interrompere la sua vis polemica. Nella conferenza stampa al termine della finale vinta contro Juan Monaco, alla domanda se tornerà l’anno prossimo a Buenos Aires lo spagnolo non tranquillizza i tifosi argentini e gli organizzatori del torneo, considerata la possibilità concreta che il torneo possa cambiare superficie. “Sì, influenzerà la mia decisione. Di questo passo non avremo più tornei su terra. Dopo il tennis mi piacerebbe giocare a calcio, ad altri sport, però con tanti tornei sul duro sarà complicato. Il calendario dovrebbe avere un occhio di riguardo per le superficie storiche. Ci sono più probabilità che i giocatori si infortunino”.
Vorremmo far notare a Nadal che sono davvero tanti i tornei che si disputano sulla sua superficie prediletta, mentre molto meno sono quelli che si giocano sull’erba, il terreno preferito da Roger Federer: nonostante questo, non si sono mai sentite parole pesanti dal campione svizzero. D’altronde lo stile e la classe sono cose innate…

Riguardo invece il titolo, il 65esimo in carriera, Nadal ha detto: “Un onore superare Borg e Sampras in termini di titoli vinti in carriera. Sono 2 grandi nomi. 65 titoli è un numero più alto di quanti ne sognavo di vincere”.
Una finale che è iniziata con due ore di ritardo per la pioggia. “Non si poteva giocare all’inizio, il campo era pericoloso per la nostra salute. Per ora gli infortuni se ne sono andati, posso competere, vincere partite, spero di continuare così tutto l”anno. Non è sufficiente tuttavia per stabilire se sarò al mio miglior livello. Mi sento più vicino di quanto possa sembrare. Un titolo è sempre speciale, soprattutto se non lo si vince da tempo come me. Contro Monaco ho giocato il mio miglior match della settimana. Non so se questo è un punto di svolta. Dove metterò il trofeo? In futuro, quando la costruzione della mia accademia sarà completata, metterò tutti i trofei lì!” – ha terminato lo spagnolo, che ora andrà in vacanza probabilmente in Messico, per poi volare ad Indian Wells, per il primo Masters 1000 del 2015 che inizia il 12 marzo.