Napoli-Udinese termina 3-1 ed oltre a confermare lo splendido stato di forma degli uomini di Rafa Benitez, consolida il peso del Napoli nella rincorsa al secondo posto. Ma non è tutto, perché dopo oggi, Udine e l’Udinese si ripropongono come crocevia fondamentale della stagione del Napoli. Una stagione in cui il bianconero friulano ha sempre rappresentato un punto di svolta del percorso partenopeo.

Udinese-Napoli, primo atto: Il Napoli affronta allo stadio ‘Friuli’ l’Udinese, all’indomani della cocente eliminazione dalla Champions patita contro il Bilbao. La squadra non riesce più a giocare come nella passata stagione, e gli azzurri escono sconfitti per 1-0. Persi i tre punti, il Napoli precipita al quattordicesimo posto ed in molti sono pronti a scommettere che Benitez non sarà l’allenatore del Napoli ancora per molto. Il gioco non c’è più, o meglio, nella nuova stagione non si è visto se non a sprazzi. Giocatori di spessore come Higuain e Callejon si mostrano sofferenti, il progetto Benitez rischia seriamente di saltare, tra musi lunghi e borbottii presidenziali.

Napoli-Udinese, secondo atto: Il Napoli affronta gli uomini di Stramaccioni nella sfida valida per gli ottavi di Coppa Italia. Quella contro i bianconeri è la classica partita tosta, sia perché rappresenta la prima comparsa della squadra azzurra nella competizione, sia perché pur se trofeo minore, la Coppa Italia rappresenta pur sempre un traguardo importante per chi la vittoria ce l’ha nel dna. Gli azzurri riescono ad avere la ragione dell’Udinese solo dopo i calci di rigore centrando la qualificazione ai quarti, dove qualche settimana dopo affrontano ed hanno la meglio sull’Inter. In semifinale il Napoli ritroverà la Fiorentina di Montella, quella squadra che ha già sconfitto nella finale della scorsa stagione e che sicuramente si presenterà vogliosa di riscatto. Il primo trofeo è a portata di mano.

Napoli-Udinese, terzo atto: Dopo nemmeno tre settimane dall’ultima sfida, i friulani arrivano al ‘San Paolo’ dopo aver fermato seppur parzialmente la Juventus capolista. Il Napoli vuole invece confermare il suo pregevole stato di forma, che lo ha visto guadagnarsi la semifinale di Coppa Italia e proporsi come principale antagonista della Roma nella corsa al secondo posto, grazie alla miglior media punti della Serie A nell’avvio del 2015. Il Napoli vince, anzi stravince, per 3-1 confermandosi squadra da battere e rimanendo a -4 dalla Roma, non certo un margine impossibile da ricucire.

Il Napoli è il classico esempio di squadra fatta da sé, modellata sugli insegnamenti tratti dai propri errori. Chi non ricorda le disastrose apparizioni degli uomini di Rafa Benitez, in grado di perdere ad inizio campionato due volte consecutivamente contro Chievo ed Udinese. Oggi, questo Napoli è un’altra squadra. Una squadra con tanti pregi e pochissimi difetti (difensivi). Una squadra tornata grande dopo un inizio campionato non proprio entusiasmante. Gonzalo Higuain è sempre più leader, segna a valanga, quando non segna fa l’assist-man, quando non fa gli assist prende per mano la squadra ed interpreta il ruolo di motivatore della squadra, accompagnandola alla vittoria. Una squadra che riesce persino a sfruttare l’astinenza di Marek Hamsik, un tempo dilemma, oggi vantaggio, visto che da cecchino infallibile è passato a vestire i panni del regista sfornatore di assist. Si chieda a Gabbiadini. E poi c’è proprio lui, Manolo Gabbiadini. Uno acquistato dalla Sampdoria e sul cui acquisto qualcuno aveva storto un po’ il naso ritenendolo un giocatore sopravvalutato. Eppure l’esterno dopo un inizio stentato è riuscito ad integrarsi alla perfezione negli schemi di Benitez, nonostante il pacioccone allenatore spagnolo sia tutto l’opposto del serio e statuario Mihajlovic, e confermando che le buone prestazioni di Genova erano qualcosa in più di semplici colpi di fortuna.

Il Napoli è il titolo di una storia, della storia di una squadra fatta da sé e che ha avuto nei suoi scrittori, De Laurentiis e Bigon l’arma fondamentale. Due il cui coraggio di non cambiare quando cambiare sembrava fosse la scelta più ovvia, è stato ripagato eccome. Napoli è la rivincita di don Rafael, regista di una storia così bella, di una storia il cui finale si preannuncia ancor più roseo.

Napoli-Udinese è il terzo ed ultimo atto di una sfida che è stata il crocevia di una stagione da Oscar… o da secondo posto.

Per le pagelle di Napoli-Udinese: Top e flop Napoli-Udinese 3-1