Aurelio De Laurentiis contestato - Foto Lapresse

Non venitemi a dire “Il Napoli ha incontrato la squadra più forte dei preliminari di Champions League” perché questi sono discorsi da persone che trovano sempre una scusa per una sconfitta. Gli azzurri, parliamoci chiaro, sono meritatamente fuori dall’ex Coppa dei Campioni. In 180’ hanno fatto vedere a tutti il “non-calcio”, con trame di gioco improvvisate, lanci lunghi stile squadra che si deve salvare all’ultima giornata e condizione fisica inguardabile. Il Napoli, al 60° del match di ritorno contro l’Athletic Bilbao, si è fermato sulle gambe, passeggiando sul terreno di gioco del rinnovato e bellissimo San Mamés, contro avversari che correvano il doppio e avevano non una, ma quattordici marce in più.

Poi, perdonate l’onestà, ma presentarsi a un appuntamento importante con una formazione indebolita rispetto alla scorsa stagione, è da pazzi, per non dire altro. I partenopei, che erano anche passati in vantaggio con il redivivo Hamsik, hanno rovinato tutto con tre dormite difensive che non si “ammirano” nemmeno nel campionato di Eccellenza. Nel primo gol subito, Aduriz ha il tempo di salutare sua nonna in tribuna, tornare in area di rigore, stoppare palla, fissare l’angolino basso e segnare l’1-1. Poi, in occasione del 2-1 basco, lo stesso Aduriz approfitta di una scena comica tra R.Albiol e Rafael (nemmeno fossero Renato Pozzetto e Paolo Villaggio), realizzando la rete del sorpasso a porta sguarnita. Infine, il tris a opera di Ibai Gomez è l’emblema della serataccia del Napoli che esce dalla città spagnola con le ossa rotte e con circa 30 milioni di euro in meno. Le cause, comunque, sono da attribuire, in parte, a Rafa Benitez che, sia all’andata che al ritorno, ha optato per una squadra improvvisata, dove Higuain ha cercato di tenere da solo la baracca, ovviamente senza riuscire nell’intento.

Il presidente De Laurentiis, scuro in volo e arrabbiato come quando i suoi film non sono graditi dai cittadini italiani, ha le maggiori responsabilità provocate da un mercato insufficiente, nel quale il cosiddetto calciatore in grado di fare la differenza non è stato acquistato. Con gente forte e preparata a questo genere di competizioni, il risultato non sappiamo se sarebbe stato diverso, ma almeno i tifosi napoletani avrebbero visto una undici in grado di lottare anche dopo il micidiale raddoppio biancorosso. E adesso cosa succederà in casa Napoli? L’obiettivo è quello di vincere il campionato, anche se senza due-tre arrivi importanti quest’anno lo Scudetto potrebbe diventare nuovamente una chimera.