Noi una partita come Juventus-Roma non la meritiamo. Diciamolo subito, senza giri di parole o giochetti da tastiera che ricorderebbero quelli del miglior Ronaldinho in campo.
Noi non meritiamo un Juve-Roma con 5 gol e una partita a viso aperto. Forse giocata a livelli agonistici leggermente elevati, con troppe botte e troppi calci. Ma il calcio ne esce rafforzato. Perché hanno giocato entrambe per vincere, ed è stata la partita tra due squadre forti, molto forti, risolta con un tiro al volo a 4 minuti dalla fine. Quello che quasi ogni domenica vediamo all’estero, e invidiamo. Perché da noi il campionato non è a quei livelli, dicono. E invece ti trovi alle 18 di una strana domenica di Ottobre due squadre che sentono troppo la gara, ma giocano bene. 90 minuti di un’intensità pazzesca, emozionanti.
Ma noi non meritiamo questo Juve-Roma. Perché non siamo in grado di capire una partita così. Perché non importa a nessuno il motivo per cui Allegri aveva fatto preparare Pereyra per giocare a 4 dietro ma poi è entrato Ogbonna, ed è rimasto a 3 in difesa. Perché non importa a nessuno il gesto tecnico meraviglioso di un centrale difensivo per una sera diventato cigno, quando per larghi tratti della propria carriera ci era sembrato un brutto anatroccolo. Non conta il dato sul possesso palla, né quello relativo ai tiri in porta. E non siamo in grado di notare che Gervinho ha messo piede solo in due azioni, ma è stato comunque letale.
Non meritiamo Juve-Roma. Perché passiamo le ore seguenti a valutare le moviole, a vedere fantasmi che nemmeno un ghostbusters. Perché siamo fatti così. Quando non ci arriviamo dobbiamo trovare sospetti, alimentare cattiverie e parlare di 3 cm dentro o fuori dall’area. Mai di un dribbling ben riuscito su un calciatore fortissimo. Dobbiamo valutare, possibilmente da 10 angolazioni diverse, se Vidal era sulla traiettoria del tiro di Bonucci. Un tiro al volo che finisce all’angolino, a 4 minuti dalla fine. Che non meritiamo. E probabilmente non meriteremo mai.
Non meritiamo Juve-Roma perché per la maggior parte siamo un pubblico da bar dello sport. E i quotidiani non sono in grado di godersi una delle partite più belle, equilibrate ed emozionanti, delle ultime stagioni. Perché i titoli di oggi riguarderanno altro, tristemente. E non voglio entrare nel merito, può essere giusto o sbagliato, ma capita a tutti. E sarebbe così bello se fossimo in grado di tornare a parlare di calcio, di accettare la sconfitta e dire che la Roma da ieri sera ne esce rafforzata, perché l’anno scorso il gap con la Juve a Torino fu impietoso mentre ieri ha messo paura agli uomini di Allegri. Ma ha perso per un pizzico di sfortuna, per una prodezza di Bonucci e un errore di Pjanic sotto porta che avrebbe chiuso i giochi.
Ma noi una partita bella come Juve-Roma non la meritiamo. Assolutamente.