La sua parabola agonistica ha indubbiamente fatto molto discutere perché Sun Yang, gigante cinese del nuoto, negli ultimi anni ha spesso fatto parlare di sé per i suoi record e non solo. Ora, però, la sua carriera potrebbe essere finita proprio alla vigilia di Tokyo 2020.
Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna ci va giù pesante nei confronti del mezzofondista asiatico: squalifica di otto anni per via di una vicenda doping che risale al 2018. Il 4 settembre di quell’anno, infatti, durante un controllo a sorpresa, Yang aveva fatto distruggere delle provette di sangue adducendo giustificazioni varie.
Inizialmente sospeso per qualche mese dal comitato nazionale cinese, è riuscito poi a prendere parte ai Campionati Mondiali dello scorso anno. Da lì la polemica aperta da parte di alcuni avversari, arrivati a non stringergli la mano sul podio.
Pur dichiarandosi sempre innocente, ora Yang deve dire addio al sogno di vincere la terza Olimpiade di fila. Non potrà prendere parte ai Giochi di Tokyo della prossima estate, infatti, perché il Tas non ne ha voluto sapere, comminandogli una squalifica pesantissima anche perché recidivo, essendogli già stata inflitta nel 2014 un’altra squalifica di tre mesi.
Yang promette di non arrendersi e di fare ricorso, ma la sua strada ora è davvero in salita.